Consulta Laicità

Prof in Storia delle religioni si diventa

F. AsLa Stampa, 27.12.2011

torino
Storia delle religioni al posto dell’ora di religione. È la novità proposta agli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica nei licei Alfieri, Cavour, Darwin, Einstein, Gobetti e all’istituto Gobetti Marchesini. La sperimentazione è nata per iniziativa della Consulta torinese per la laicità delle istituzioni, inserita dal Cesedi nel catalogo delle offerte formative per le superiori. A monte, la Provincia finanzia una tantum un corso, tenuto da ricercatori dell’Università, per preparare i docenti alla «nuova» materia, che tocca temi come i miti nordici, i vangeli apocrifi, la questione palestinese.

«Al momento delle iscrizioni abbiamo cercato di frenare le richieste di attività formative alternative all’ora di religione, perché temevamo che a pagare gli insegnanti dovesse pensarci la scuola» sostiene Marco Chiauzza, vicepreside dell’Alfieri. In realtà esiste un fondo apposito del Ministero, «ma in pochi lo sanno». Così, quasi tutti optano per l’uscita anticipata o lo studio individuale.

La proposta della Consulta mira a combattere «l’analfabetismo religioso diffuso». Un’idea piaciuta all’assessore all’Istruzione della Provincia D’Ottavio, «perché aiuta a leggere il presente e le sue varie identità». La formazione per i docenti è strutturata per percorsi tematici. «Si va dal pluralismo religioso a Torino, raccontando chi sono e cosa fanno le comunità religiose della città, alle discipline orientali come lo yoga», spiega Mariachiara Giorda, ricercatrice di Storia delle Religioni, tutor dei docenti.

I corsi per studenti, seguiti da piccoli gruppi, partono dalla domanda rivolta ai ragazzi sul perché hanno scelto di non seguire l’ora di religione e poi si sviluppano per temi pensati per stimolarne l’interesse. «Raffrontiamo i “miti” di oggi, dal cinema allo sport, con la mitologia antica, e nel periodo natalizio abbiamo affrontato il tema delle feste nelle religioni». Tra gli obiettivi della sperimentazione c’è anche la creazione ex novo di materiale didattico. Gli studenti, secondo Chiauzza, «sono molto interessati e propositivi. Ai nuovi iscritti, in febbraio, offriremo anche questa opzione».