Paritarie/2. Oppure l’incremento di iscritti da TuttoscuolaNews, n. 516 19.12.2011 Nelle tesi contrapposte di Repubblica e di Cominelli si inserisce il Presidente della Fidae don Francesco Macrì, che ha dichiarato a Tuttoscuola: “parlare di boom di iscrizioni nelle scuole paritarie in questi ultimi sei anni è quanto mai fantasioso, ma ancor più fantasioso attribuire questa crescita al finanziamento statale e ai tagli subiti dalla scuola statale”. E motiva così la sua posizione: “Le cifre di questo finanziamento sono assai eloquenti. Il contributo statale per ogni allievo di scuola paritaria è largamente inferiore ad un quindicesimo del costo medio alunno di scuola statale. Se c'è stato un piccolo incremento delle scuole paritarie - afferma don Macrì - le cause, almeno per quanto riguarda le scuole cattoliche, vanno cercate altrove: un crescente servizio di qualità, una risposta diversificata alla crescente domanda educativa, una didattica personalizzata ed orientativa, un progetto educativo condiviso dalle famiglie, una correspons abilizzazione di tutti i soggetti della comunità educante, uno sviluppo della innovazione e della ricerca pedagogica, un rapporto interpersonale basato sul dialogo e rispetto reciproco, un radicamento sul territorio. Queste sono le vere ragioni - secondo il presidente della Fidae - per cui una famiglia, nonostante la forte crisi economica di questi ultimi anni, si sottopone ad affrontare una spesa in più: quella della retta della scuola paritaria. Ma lo fa perché sa bene che si tratta di un investimento a garanzia del futuro di suo figlio”. Non c’è dubbio che un ruolo decisivo nelle scelte delle famiglie lo gioca la preoccupazione per la qualità della scuola. E sarebbero molto utili monitoraggi e inchieste rigorose sui parametri di scelta della scuola da parte delle famiglie. |