Tecnici e professionali:
una corsa contro il tempo
di Anna Maria Bellesia La
Tecnica della Scuola, 16.12.2011
Il 14 dicembre il Cnpi ha reso parere favorevole sulla seconda
parte delle Linee guida e sulle opzioni. Ma restano altri passaggi
formali e questioni aperte.
Non è solo una “sfida culturale” ma anche una sfida contro il tempo:
la messa a regime dei nuovi ordinamenti per il secondo biennio e il
quinto anno degli istituti tecnici e professionali si gioca su tempi
strettissimi, in particolare per l’attivazione delle opzioni, che
costituiscono una ulteriore declinazione degli indirizzi attraverso
l’utilizzo delle quote di flessibilità. Lo scopo è di rispondere
alle esigenze di specifiche realtà produttive, rilevanti sotto il
profilo dell’identità del territorio e influenti sul piano
socio-economico, che non hanno trovato adeguata e corrispondente
collocazione nel nuovo assetto ordinamentale. L’elenco delle opzioni
è contenuto in due decreti interministeriali che fissano gli ambiti,
i criteri e le modalità di individuazione, differenziati tra
istruzione tecnica e istruzione professionale. La flessibilità può
prevedere, a differenza della quota di autonomia, la sostituzione di
una o più discipline dell’area di indirizzo.
Dopo il parere favorevole del Cnpi, del 23 novembre sulla parte
generale delle Linee guida, e del 14 dicembre sui decreti delle
opzioni, l’iter formale necessita di altri passaggi: l’acquisizione
del parere della Conferenza Stato-Regioni, la firma congiunta
Miur-Mef, la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Solo a quel punto
l’istituzione scolastica interessata può chiedere alla Regione
competente di attivare l’opzione richiesta e contenuta nell’elenco
nazionale. E poi incalzano le iscrizioni, l’orientamento, la
formazione degli organici. Tutte questioni che hanno indotto il Cnpi
a chiedere una audizione all’Amministrazione.
TEMPI. Il direttore generale per
l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i rapporti con i
sistemi formativi delle Regioni, Raimondo Murano, ha assicurato di
aver messo in atto tutte le condizioni affinché la definizione dei
provvedimenti arrivi a conclusione entro il corrente anno solare, in
modo da garantire agli allievi, che inizieranno il secondo biennio
nel prossimo anno scolastico, una formazione pienamente rispondente
alle esigenze dei settori economico-produttivi più significativi nel
territorio e ai fabbisogni del mondo del lavoro e delle professioni.
ORGANICI. Il Direttore generale,
dopo aver ricordato che l’utilizzo degli spazi di flessibilità
destinati all’articolazione in opzioni deve avvenire “nei limiti
delle dotazioni organiche assegnate senza determinare esuberi di
personale”, ha affermato che anche nella fase transitoria, in attesa
della generale riorganizzazione delle classi di concorso, “tutti gli
insegnamenti relativi alle discipline professionalizzanti afferenti
alle opzioni, dovranno essere ricondotti alle classi di concorso
attualmente vigenti, tenendo opportunamente conto delle effettive
disponibilità di organico presenti nelle istituzioni scolastiche
interessate”.
ORIENTAMENTO. Al riguardo il
Cnpi auspica che l’Amministrazione assuma tutte le opportune
iniziative atte a mettere le istituzioni scolastiche in condizione
di predisporre tempestive ed efficaci azioni di orientamento nei
confronti degli studenti e delle loro famiglie.
FORMAZIONE DOCENTI. Il Cnpi
ritiene indispensabile che il riordino dell’istruzione tecnica e
professionale sia affiancato da opportune misure di accompagnamento
in termini di formazione e aggiornamento dei docenti, pensate in
funzione dello sviluppo dell’autonomia scolastica e dotate degli
opportuni finanziamenti. “L’assenza di una adeguata strategia della
formazione, comprensiva di verifica degli esiti, decreterebbe il
fallimento del processo di riforma”.