Il ministro Profumo contestato Daniela Concas, 13.12.2011 Ieri il neo ministro dell’Istruzione Profumo ha partecipato a un convegno presso l’Università di Alessandria ed è stato duramente contestato da studenti e precari. Ecco il comunicato tratto da globalproject.info: “La facoltà universitaria di MFN ha ospitato ieri a partire dalle ore 17 un convegno organizzato dai giovani di Confindustria con la partecipazione del neo Ministro dell’Istruzione Profumo, il Presidente di BNL Abete e il professor Dallocchio della Bocconi. La passerella organizzata con cura si intitolava “I Giovani per far crescere l’Italia” e si poneva l’obiettivo di decantare l’importanza del rapporto fra banche, imprese e la realtà universitaria alessandrina. Peccato che una cinquantina di studenti medi e universitari, insieme a lavoratori precari abbiano deciso di presentarsi all’appuntamento e di prendersi il palcoscenico tutto appannaggio fino a quel momento di banchieri, ministri e professoroni della Bocconi. Un palcoscenico indigesto nelle ore in cui il governo dei banchieri e dei tecnocrati guidato dal Premier Monti è intento ad imporre una manovra economica lacrime e sangue con l’intento di far pagare la crisi a giovani, studenti, operai e pensionati. Nonostante un grande dispiegamento di forze dell’ordine la determinazione dei manifestanti è riuscita a irrompere nel salone del convegno e a conquistarsi il microfono. Una giovane studentessa universitaria e lavoratrice precaria ha ricordato al Ministro Profumo che nessun dialogo con gli studenti sarà mai possibile finché la riforma Gelmini non verrà messa in discussione, che l’idea di Università del Ministro, fatta di ingresso dei privati e prestiti d’onore per gli studenti troverà la forte e radicale opposizione dei giovani che l’Italia la fanno crescere davvero praticando democrazia e conflitto nelle scuole e negli atenei. L’intervento è stato accolto dagli applausi di tanti curiosi intervenuti per ascoltare il Ministro e dall’evidente mal di pancia degli addetti ai lavori e degli imprenditori di Confindustria. Dopo aver rubato la scena, i manifestanti hanno deciso di andarsene per rendere ancora più evidente che non si erano presentati per interloquire con Profumo, Abete e i loro seguaci, ma esclusivamente per contestarli duramente. Chi pensava di poter addomesticare il conflitto presentandosi nella veste del Ministro dialogante ha fatto male i suoi conti. L’università italiana puzza di Confindustria e non basterà un Profumo qualsiasi per fermare anni di lotta del movimento studentesco ad Alessandria e in Italia.
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