Il ministro Profumo a Lecce «La sfida è l'imprenditorialità» La Gazzetta del Mezzogiorno, 14.12.2011 LECCE – «La nuova imprenditorialità è la vera sfida» per i giovani: lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo che ha visitato stamani il liceo scientifico statale 'Banzi Bazoli' di Lecce, una scuola che «costituisce un esempio, – ha detto – un salto a livello cittadino, nazionale e internazionale». Il liceo scientifico, infatti, si è imposto all’attenzione del mondo della formazione riscuotendo riconoscimenti sia in Italia sia in numerosi Paesi del mondo soprattutto in concorsi nel campo della matematica e della fisica e pertanto può essere indicato come scuola di eccellenza, che crea opportunità di lavoro. Parlando della nuova imprenditorialità, Profumo ha sottolineato: «molti nostri ragazzi non solo dicono che cercano un lavoro ma molte volte dicono che cercano come crearsi una occupazione». «Io credo – ha detto il ministro – che il tutto si debba creare dalla scuola. Sembra che in questa regione ci siano delle buone ed ottime premesse. È chiaro che la situazione per la creazione di posti di lavoro passa attraverso un percorso più articolato che significa capacità di attrazione da parte del territorio, di aziende e centri di ricerca». Profumo, che stamani ha incontrato gli studenti, i loro genitori e i docenti della scuola, si è particolarmente intrattenuto a parlare con i ragazzi che hanno ricevuto ambiti riconoscimenti. Il ministro è rimasto entusiasta «del sorriso dei ragazzi e della loro voglia di fare». «In realtà – ha anche detto – il Paese sta soffrendo, con una crescita della povertà. A questa mappa corrisponde anche una situazione di difficoltà della continuazione della scuola». «Il Paese ha bisogno di una ripresa dal punto di vista economico e nello stesso tempo – ha aggiunto – di una attenzione alla scolarità dei ragazzi. Certamente la Puglia è una delle regioni che più ha investito da questo punto di vista. Nonostante le difficoltà mi sembra che la direzione sia verso la diminuzione dell’abbandono scolastico. Bisogna fare molta attenzione, questi sono elementi sui quali non bisogna mai smettere di essere attenti». http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=478133&IDCategoria=1
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