Su Milano una “cappa” di smog, di A.G. La Tecnica della Scuola, 8.12.2011 La decisione è stata presa dal sindaco, Giuliano Pisapia, dopo aver preso atto del pericoloso permanere di eccesso di polveri sottili dell’aria meneghina. A rimanere senza lezioni non saranno però solo gli allievi milanesi, ma anche quelli di Piemonte e Veneto. Scuole chiuse a Milano nei giorni di venerdì 9 e sabato 10 dicembre. La decisione – che prevede anche il blocco della circolazione delle automobili dalle 10 alle 18 - è stata presa dal sindaco, Giuliano Pisapia, appena poche ore prima, nel giorno di festa dell’Immacolata Concezione, subito dopo aver preso atto del pericoloso permanere di eccesso di polveri sottili dell’aria meneghina. Così per gli alunni e studenti di Milano quello del 2011 sarò ricordato come uno dei più lunghi stop forzati pre-natalizi: se si tiene conto, infatti, che le lezioni si sono interrotte già dal 7 dicembre, giornata in cui “cade” San Ambrogio, il Santo patrono dei milanesi, salirà a cinque il numero di giorni consecutivi durante i quali non sono suonate le campanelle degli istituti. Tuttavia, non saranno solo gli allievi iscritti negli istituti milanesi a rimanere a senza scuola: la chiusura per il 9 e 10 dicembre è stata decisa anche dalle giunte regioni di Piemonte e Veneto. La differenza è che per queste ultime è stata presa e motivata da tempo, associandola a comprovate esigenze turistiche e dei territori. A Milano, invece, è purtroppo legata esclusivamente al livello sempre più preoccupante di smog: un dato (pericoloso per la salute) che se non ridotto, oltre a minacciare chi ci vive e lavora fa incappare l’amministrazione in penalizzazioni economiche non indifferenti. Ora però, anche gli studenti saranno chiamati a pagare un prezzo “salato” per l’aria insana. |