IL CASO
Scuola civica, docente sospesa L'insegnante è stato sospesa per cinque giorni a causa della lettura di un documento critico in commissione comunale. Cazzaniga (Cgil): è la spia di una situazione ormai preoccupante di Oriana Liso la Repubblica di Milano, 11.4.2011 Da mesi le proteste di studenti e docenti sottolineano i problemi delle scuole civiche milanesi. Critiche pubbliche e condivise, come quelle lette — a nome dei colleghi — da una docente della Scuola di cinema davanti ai consiglieri comunali della commissione Cultura di Palazzo Marino. Ma la Fondazione Milano, l’organismo che sovrintende alle civiche cittadine, non ha gradito: così quella professoressa, che insegna videogiornalismo, è stata punita con cinque giorni di sospensione, motivati dal direttore generale delle scuole Anton Giulio Bua con la lesione «all’immagine della Fondazione» fatta con quella pubblica lettura dei problemi delle scuole civiche cittadine. Contro il provvedimento si sta mobilitando la Cgil. «Faremo ricorso, è la spia di una situazione preoccupante», ragiona Tatiana Cazzaniga della segreteria della Funzione pubblica del sindacato, riferendosi anche al declino dei corsi, sempre meno frequentati a causa dei continui tagli del Comune (meno 800mila euro nel 2010): soltanto nell’ultimo anno scolastico 40 allievi hanno rinunciato, dopo aver sperimentato il caos di una gestione che lavora da mesi per fondere le scuole di cinema e teatro in un unico ente, creando di fatto una società di servizi. Tutte questioni sollevate nella riunione della commissione di febbraio, dove i docenti erano stati invitati a parlare. Ma la lettura del documento di denuncia, invece di portare al dibattito, ha prodotto punizioni. Con il sindacato si schiera il candidato sindaco del centrosinistra Giuliano Pisapia. Che attacca: «È sconcertante la miopia della giunta Moratti, che considera le civiche solo un costo da tagliare e non un fiore all’occhiello per Milano, conosciute a livello internazionale». E promette: «Da sindaco ristabilirò meritocrazia e trasparenza nella Fondazione». |