Graduatorie: per il Pd da Tuttoscuola, 22.4.2011 Dopo la decisione del governo di consentire l’inserimento a pettine dei precari inseriti nelle graduatorie, sia pure in una sola provincia, Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria del Pd, ha diffuso una nota con la quale dichiara che il Pd “prende atto della decisione del governo sulle graduatorie”, ma sottolinea che “il problema del precariato della scuola resta aperto se non verrà eliminata la terza tranche di tagli prevista il prossimo anno, 19.700 docenti e 14.500 Ata, e se non verranno stabilizzati tutti coloro che stanno lavorando su posti vacanti”. E spiega che “senza queste scelte essenziali per garantire la continuità didattica, e quindi la qualità della scuola pubblica, qualsiasi decisione sulle graduatorie non fa che alimentare una assurda guerra tra poveri precari del nord e del sud”. La stabilizzazione di chi lavora su posti vacanti, secondo l’esponente della segreteria Pd, è un’operazione a costo zero per lo Stato, poichè a questi lavoratori vengono già pagate le ferie non godute e la disoccupazione. Per Giovanni Bachelet, presidente del Forum Istruzione del Pd, “se le voci filtrate oggi dalle riunioni ministeriali si tradurranno in legge, studenti, famiglie e operatori scolastici scopriranno che, purtroppo, il governo ingarbuglia ulteriormente i problemi dei precari, senza risolvere quelli della scuola. Con meno della metà delle assunzioni necessarie a coprire posti vacanti di oggi e pensionamenti di domani, senza concorsi nemmeno nelle province dove le graduatorie degli abilitati in materie scientifiche-tecniche sono già esaurite – spiega Bachelet - si produrranno infatti più precari di quanti se ne assorbono e il corpo insegnante invecchierà ulteriormente”. La necessità di bandire i concorsi, in primo luogo nelle non poche province nelle quali le graduatorie sono ormai esaurite o in via di esaurimento, è stata ripetutamente segnalata anche da Tuttoscuola. Si tratta di un'emergenza che va affrontata con la massima urgenza. |