Precari

Cgia Mestre: Sono quasi 4 mln persone,
metà a centro-Sud

Guadagnano un quarto in meno di quanto prende chi è stabile

 TM news, 9.4.2011

Roma, 9 apr. (TMNews) - Sono un esercito di quasi quattro milioni di persone e oltre la metà sono al centro-Sud e guadagnano un quarto in meno rispetto a quanto prende chi è stabile. Oggi, nel giorno della manifestazione dei precari in tutta Italia, la cgia di Mestre ha scattato una fotografia di questo universo composto da lavoratori dipendenti a tempo determinato involontari, lavoratori part-time involontari, collaboratori e partite Iva con tre vincoli (mono committenza, rispetto di orari di lavoro prefissati, effettuazione delle prestazioni lavorative prevalentemente o esclusivamente nel sito del committente).

Sono quasi 4 milioni (precisamente 3.941.400), il 56% circa è occupato nelle Regioni del Centro Sud e tra il 2008 (inizio della crisi economica) ed il 2010 sono aumentati del 4%. Questi lavoratori sono concentrati soprattutto nel settore della ristorazione, degli alberghi e nei servizi pubblici e sociali. Oltre il 38% ha solo la licenza media e tra gli under 35 il livello retributivo mensile netto è di 1.068 euro. Questo importo è inferiore del 25,3% rispetto a quanto percepisce un lavoratore che svolge le stesse mansioni assunto, però, con un contratto a tempo indeterminato.

A livello territoriale, come si diceva, è il Centro Sud la macro area che presenta la concentrazione più elevata (56%). Il Mezzogiorno, tra le quattro ripartizioni geografiche, è l'area che, in termini assoluti, ne presenta di più (1.336.329). Rispetto ad una media nazionale del 17,2%, nel Mezzogiorno l'incidenza dei precari sul totale degli occupati è pari al 21,6%. Tra il 2008 (inizio della crisi economica) ed il 2010 gli atipici sono aumentati del 4%. Nel Nordest l'incremento è stato del +8,3%, nel Nordovest addirittura del +8,9%. A liovello regionale la crisi economica ha fatto esplodere la loro presenza in particolar modo in Trentino A.A. (+20,7%) ed in Emilia Romagna (+20,3%). Forte il calo registrato in tutte le Regioni del Sud ed in Veneto (-4,6%).

La cosa "sicuramente più sorprendente", fa notare la cgia di Mestre, è il livello di istruzione di questi lavoratori. Oltre il 38% dei precari italiani ha solo la licenza di scuola media inferiore. "Questi precari con basso titolo di studio - afferma il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - sono coloro che rischiano più degli altri di essere espulsi dal mercato del lavoro".