È bufera sul reality
Il nuovo programma lanciato da Mediaset: Giulia Nitti Il Salvagente, 13.4.2011
Altro che stipendi da fame. La retribuzione questa volta è altissima,
specie per un precario della scuola: 150.000 euro, “dieci anni di
stipendio”, dice lo spot di Mediaset. Una proposta davvero
allettante per i 25.000 che i recenti tagli sulla scuola pubblica
hanno lasciato a casa. Visto che di lavoro ce n’è poco, Mediaset ha
pensato a un gioco proprio per loro. Un reality in cui insegnanti
(ma devono essere precari, è questo il requisito per essere
selezionati) dovranno preparare vip, semi vip e starlette
preferibilmente asini ad affrontare un quiz. Il titolo del programma è ancora provvisorio, ma dovrebbe essere “Non è mai troppo tardi”, proprio come lo storico programma Rai degli anni 60, in cui il maestro Manzi insegnava a leggere e a scrivere a un’Italia ancora analfabeta. Ma lo stile del nuovo reality sembra essere tutt’altro: e non si capisce bene se il “non è mai troppo tardi”, questa volta si riferisca ai concorrenti o ironicamente proprio ai precari (nel senso che “non è tardi” per guadagnare!).
Lo show dovrebbe andare in onda su Canale 5 durante la prossima
stagione televisiva, condotto, secondo quanto riferisce il Corriere
della Sera, da Alfonso Signorini e Federica Panicucci. I
concorrenti, invece, quelli da “preparare”, saranno personaggi
selezionati tra i partecipanti dei vecchi reality Mediaset, scelti
con cura tra i più ignoranti. Inevitabili le polemiche. I primi a fare scoppiare il caso sono stati proprio i precari del forum “precari della scuola”, che sono montati su tutte le furie dopo avere visto gli spot in tv, ma quando la notizia ha iniziato a circolare sindacati e opposizione di governo si sono scagliati contro Mediaset.
Era davvero il caso di fare un programma spettacolo che vede come
protagonisti i precari, nel momento in cui ci sono più di 20.000
ricorsi contro il governo per i tagli sul personale scolastico?
Tanto più che proprio lo scorso sabato i precari della scuola sono
scesi in piazza per protestare proprio contro gli ultimi
provvedimenti del ministero dell'Istruzione. Dura anche la reazione della Gilda degli insegnanti, che definisce il reality "un gratta e vinci sulla miseria". “Oltre a essere un mezzo di intrattenimento, un tempo la tv rappresentava anche uno strumento utile per combattere l’analfabetismo": si legge nella nota del sindacato. "Oggi, invece, la televisione vuole mandare in onda trasmissioni che assomigliano a un ‘gratta e vinci’ e che cavalcano indegnamente la disperazione dei docenti precari. Tutto ciò ci lascia sgomenti: se questo è il progresso a cui spingono i media, la situazione è davvero drammatica”.
“Sarebbe interessante – aggiunge la Gilda – conoscere in merito il
parere del ministro Gelmini. Attendiamo, dunque, un suo ‘illuminato’
commento”.
Su tutte vale la reazione di Brunello Arborio, precario storico che
sul suo forum, all'argomento: "mai più precari", ha fatto girare la
notizia dello show. “Prima la politica riduce alla fame i precari
della scuola”, ha scritto, “poi arriva il reality show che ha
l’unico scopo di sfruttare la disperazione per denigrare i precari
della scuola rendendoli fenomeni da baraccone”.
In risposta alle polemiche è arrivata la replica del direttore di
Canale 5 Massimo Donelli, che si difende: “Trovo quantomeno
singolare che si faccia il processo a un programma non ancora andato
in onda e che fin qui è solo uno fra i tanti progetti sperimentali
ai quali stiamo lavorando”, scrive in un comunicato. |