Graduatorie ad esaurimento, di A.P. La Tecnica della Scuola, 21.4.2011 L’incontro tra le organizzazioni sindacali e il Miur, riguardante le graduatorie ad esaurimento, si è svolto oggi come programmato al Ministero. Un sospiro di sollievo tirano coloro che aspiravano ad essere inseriti a pettine. E nell’immissione in ruolo una quota sarà riservata a chi ha fatto ricorso. Il testo del decreto per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento si presenta “scarno”, così come dichiara lo Snals-Confsal, “al fine di consentire l’utilizzo senza modifiche a seguito degli eventuali interventi legislativi sulla durata delle graduatorie e sui vincoli di permanenza sulla sede di nomina del personale”. In sintesi, il provvedimento del Ministero dell’istruzione prevede l’aggiornamento dei punteggi secondo le stesse tabelle già utilizzate nell’ultimo biennio e l’inserimento in una sola provincia a libera scelta dell’insegnante. Tale provincia sostituisce completamente la provincia di inserimento nel biennio 2009/2011. Secondo un parere dell’Avvocatura dello Stato, infatti, “è illegittimo vincolare la permanenza nella provincia di inserimento dei docenti in quanto si limiterebbe la mobilità sul territorio nazionale dei lavoratori”. Sulla decisione del Commissario “ad acta”, il Ministero è stato chiaro: “l’Amministrazione non può né deve interferire sulla sua attività. Il commissario si assume le responsabilità di ogni atto che compie in quanto interprete della volontà del Giudice”. L’Anief, dal canto suo, dopo due anni di contenziosi, grida “vittoria”. Secondo il suo presidente, Marcello Pacifico, “l’Anief aveva ragione – ha dichiarato - peccato che ci sono voluti quattro anni per constatare chi è stato sempre dalla parte del diritto, al di là delle sirene, dei gufi e dei lupi di turno: l’aggiornamento delle graduatorie in questa primavera si farà e si potrà scegliere in quale provincia spostarsi con il proprio punteggio come era stato previsto tra il 2002 e il 2007”. |