I precari rispondono a Berlusconi:
boicottiamo i libri di testo delle sue case editrici

di A.G. La Tecnica della Scuola, 23.4.2011

Iniziativa di un gruppo di docenti dopo le ultime uscite del Premier sulla scuola pubblica: ci denigra dopo averci sottratto il rinnovo del contratto, bloccato lo stipendio e lasciato senza lavoro in migliaia. Nel mirino le aziende facenti capo a Mondadori, ma anche Rcs e ad alcuni editori cattolici.

Visto che ci considera dannosi per l’educazione dei giovani perché dobbiamo continuare a favorire le sue aziende editoriali? L’invito è di alcuni docenti precari, che in questo modo intendono boicottare i libri scolastici prodotti nelle aziende facenti capo al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: al gruppo di insegnanti non sono andate giù le parole espresse dal Premier, che in almeno due occasioni nei giorni scorsi ha detto che nella scuola statale vi sono insegnanti di sinistra "che inculcano ideologie e valori diversi dal quelli della famiglia".

Così ora è arrivata la risposta di un gruppo di insegnanti, facenti capo alle associazioni dei precari, che in questi giorni stanno cercando di convincere i colleghi, anche di ruolo, ad orientare la loro scelta su case editrici non legate a Berlusconi. Riguardano tutte quelle appartenenti al gruppo Mondadori: A. Mondadori Scuola, C. Signorelli Scuola, Einaudi Scuola, Electa Scuola, Juvenilia Scuola, Le Monnier Scuola, Minerva Scuola, Mursia Scuola, Piemme Scuola, Scuola & Azienda, Salani Narrativa, Poseidonia Scuola.

"Il capo di governo – scrivono i promotori dell’iniziativa nel testo diffuso anche via internet - ci ha accusati di corrompere i giovani. Ora, più moderatamente, ha detto che ‘inculchiamo’ valori diversi da quelli delle famiglie" e che "i libri di testo in uso nella scuola, a suo dire, sono ‘comunisti’. Però un buon numero di case editrici scolastiche sono di sua proprietà; un altro gruppo sono Come si fa, continuano i docenti precari, ad "adottare libri che fanno fare profitti a chi" denigra la nostra categoria e "ci ha negato il rinnovo del contratto di lavoro, ci ha bloccato lo stipendio da anni e per anni, ha lasciato e lascerà senza lavoro migliaia di colleghi". Ma non è solo il Presidente del Consiglio ad essere entrato nel mirino dei docenti precari: nel gruppo di case editrici considerate “nemiche” ci sono pure quelle legate al gruppo Rcs, visto come un’espressione formata dal “salotto buono più Confindustria”, quindi le varie Bompiani, La Nuova Italia, Sansoni, Garzanti e Fabbri. Ed anche almeno altre due di orientamento cattolico: La Scuola e Sei.

Per sapere se l’invito avrà un seguito non bisognerà attendere molto. In base a quanto indicato dal Miur, tra pochi giorni, subito dopo Pasqua, in tutti gli istituti partiranno le convocazione dei Consigli di Classe: uno degli obiettivi sarà proprio quello di indicare i libri di testo del prossimo anno scolastico. Per completezza, in base alle ultime indicazioni ministeriali, i docenti non potranno cambiare i testi prescelti di recente: solo per motivazioni particolari potranno, infatti, modificare quanto decretato nell’ultimo quinquennio.