Cisl scuola e Gilda: da Tuttoscuola, 8.4.2011 Pressing dei sindacati sulle assunzioni. Per Scrima, segretario della Cisl scuola, “sono 65.000, tra personale ATA e docenti, le assunzioni possibili per il prossimo settembre se - come da mesi stiamo chiedendo - saranno coperti con personale di ruolo tutti i posti vacanti e disponibili”. Il sindacalista ripete che si tratta di una “operazione che si può fare senza aggravio della spesa, perché il supplente che si dovrebbe comunque assumere percepirebbe lo stesso stipendio di un neo immesso in ruolo”, mentre “le cessazioni dal servizio prevedibili per gli anni seguenti escludono il rischio di nuove situazioni di esubero”. La Cisl scuola torna poi anche sulla questione delle graduatorie e dei ricorsi, sostenendo che la scelta del Legislatore nel 2006 era stata equilibrata e puntava a “stabilizzare progressivamente il lavoro precario laddove si svolge”, mentre “altri hanno invece preferito, dando vita ad un aspro contenzioso, alimentare tensioni e divisioni: quella che viene erroneamente presentata come guerra fra nord e sud, in realtà è una situazione che sta mettendo in concorrenza in modo generalizzato ogni provincia nei confronti di tutte le altre”. Secondo Scrima è “doveroso tutelate le aspettative di chi vede oggi profilarsi l’opportunità di consolidare il suo rapporto di lavoro dopo anni di precarietà e rischia invece di essere scavalcato nelle sue posizioni e nelle sue attese”. Anche la Gilda degli insegnanti invita il governo ad affrontare rapidamente la situazione alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale, che ha abolito le code, rendendo a suo avviso inutile l’intervento del commissario ad acta. Da un punto di vista più generale, afferma il coordinatore nazionale della Gilda Rino Di Meglio, “il Governo, sul quale incombono decine di migliaia di ricorsi avanzati dai precari, dovrebbe capire che la stabilizzazione dei precari costerebbe di meno rispetto al pagamento dei risarcimenti”. E i posti secondo il sindacalista, si possono trovare ricorrendo allo scivolo pensionistico, che “consentirebbe di stabilizzare in un colpo solo circa 100mila precari. Così finalmente si potrebbe partire con la riforma del reclutamento evitando di creare nuovo precariato”. |