Assunzioni, e ora la ripartizione
Imminente il decreto con i contingenti
provinciali di Alessandra Ricciardi ItaliaOggi, 9.8.2011 È probabilmente finita la guerra tra Nord e Sud, Tra chi è da tempo in attesa di un posto fisso nelle vecchie graduatorie del Centro-Nord e chi in quelle liste vi è arrivato quest'anno dal Sud, sulla scia di punteggi più sostanziosi e avendo certa la disponibilità di nuove assunzioni proprio nelle province richieste. Il ministero dell'istruzione e quello dell'economia hanno alla fine trovato la quadra: del pacchetto di 30.300 assunzioni di docenti che saranno fatte, 10 mila riguarderanno le graduatorie non aggiornate, ovvero quelle valide nel 2010/2011. Così prevede il decreto di autorizzazione alle immissioni in ruolo firmato la scorsa settimana dai ministri competenti dell'istruzione, dell'economia e della funzione pubblica, rispettivamente Mariastella Gelmini, Giulio Tremonti e Renato Brunetta. L'attenzione ora è tutta per il decreto che ripartirà il contingente di posti, 30.300 per i prof e 36 mila per il personale Ata, sul territorio. Decreto atteso tra oggi e domani. Resta anche da capire quali correttivi verranno utilizzati per bilanciare le richieste di alcune regioni rispetto ai vuoti in organico effettivamente disponibili: è il caso della Sicilia, dove per molte classi di concorso la disponibilità è pari a zero e che dunque dovrebbe avere poche centinaia di immissioni. Tornando al decreto interministeriale di autorizzazione, il comma 2 dell'articolo 1 recita: «Per il 2012/2013 e il 2013/2014, si prevede l'assunzione nel numero massimo di 22 mila unità di personale docente ed educativo e di 7 mila unità di personale Ata, tenendo conto dei pensionamenti e dell'attuazione a regime del processo di riforma previsto dall'articolo 64 della legge 6 agosto 2008 n. 133». Per la prosecuzione del piano triennale di assunzioni, previsto dal decreto legge n. 70, sarà dunque necessaria una ulteriore verifica, ogni anno, «circa la concreta fattibilità del piano nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica». Sul fronte della retrodatazione al 2010/201 (solo giuridica e non economica) di 10 mila nomine di nuovi docenti, l'operazione è stata giustificata dal fatto che si tratterebbe di assunzioni da fare su posti che erano vacanti già lo scorso anno e che dunque vengono autorizzate «a completamento della richiesta di assunzioni effettuata» per il 2010. Ecco le stime sui 10 mila: all'infanzia 1681, 1680 alla primaria. Alle scuole medie altre 1680, come alle superiori. Per il sostegno 3243. Dei 20.208 restanti posti sulle graduatorie aggiornate, 4200 dovrebbero andare all'infanzia, 2100 alla primaria, 5500 alle medie e 4100 alle superiori. Per il sostegno 3600. E ora cosa accadrà a livello regionale? A ragionare in termini di posti vacanti, dovrebbe essere la Lombardia a fare man bassa di immissioni in ruolo: dovrebbe portare a casa il 20% delle assunzioni (ovvero oltre 5.100 docenti e circa 7.500 Ata,). Al secondo posto il Lazio, dove si prevedono 3.200 nuovi docenti e 3.400 nuovi Ata. Numeri più bassi riguarderanno le altre regioni, soprattutto quelle del Sud. Si salva la Campania, dove firmeranno il ruolo 2.600 insegnanti e 3.000 Ata. Per la Siclia, si parla di 1500. Se per i prof, è necessario un criterio numerico diverso per ogni classe di concorso, per gli Ata si assumerà su tutti i posti vacanti, non avendo esuberi. Le operazioni per la formalizzazione dei contratti vanno ultimate entro fine agosto. |