Disabili, troppo pochi i sostegni

Ancora tanta incertezza sulle nomine dei maestri che dovranno prendersi cura di chi presenta problemi. Ci sono tre studenti certificati per ogni docente, mentre la legge impone che non si superino i due ragazzi per insegnante

 S.N. Il Giornale di Vicenza 7.8.2011

VICENZA. L'anno scolastico che fra un mesetto apre i battenti vede già fioccare la polemica sulle cattedre di sostegno da attribuire ai docenti che dovranno prendersi cura degli alunni con disabilità certificata. In provincia, come nel resto del Veneto, il rapporto oscilla intorno al due e mezzo, mentre il decreto nazionale in materia prevede di non superare un docente ogni due ragazzi.

Le domande sono tante e pure le polemiche. A questo si aggiunge l'incertezza delle nomine che potrebbero slittare sine die. «Lo Snals - afferma il segretario provinciale Doriano Zordan - ha cercato in tutti i modi di ridurre il rapporto docenti di sostegno alunni con Dsa, ma non c'è stato nulla da fare. Il fenomeno che si lamenta da noi sta negli indicatori socio-economici regionali e nazionali, per cui le assegnazioni sono rapportate anche ad altri parametri, quali disoccupazione ed incremento economico, per esempio. Di conseguenza alcune regioni vengono avvantaggiate rispetto ad altre».

«La prima cosa da dire - spiega Flavio Fogarolo, ufficio disabilità dell'USP di Vicenza - è che non sono numeri definitivi. La direzione regionale, in questa fase, ha ripartito circa 6mila posti assegnati dal ministero al Veneto. In base ad una sentenza della Corte costituzionale del 2010, il direttore generale può integrare con altri posti aggiuntivi, in deroga, secondo i bisogni. L'anno scorso sono stati aggiunti in questo modo oltre 500 posti, una 60ina a Vicenza. Quest'anno? Ancora non sappiamo, ma consideriamo che in tutta la regione abbiamo circa mille alunni disabili in più rispetto all'anno scorso, di cui oltre 300 nel vicentino. Questo trend è costante: il numero degli alunni certificati aumenta ogni anno di quasi il 10%. Da dire però che Vicenza è una delle poche province che ha visto aumentare i posti già in questa fase, passando da 1314 dell'anno scorso a 1360».

«La riforma Gelmini - sostiene Renata Veronese, coordinatore Fgu-Gilda degli insegnanti di Vicenza - dimostra di non avere a cuore la formazione dei ragazzi, ma di essere mera espressione della logica dei tagli a tutti i costi. Compaiono classi di concorso in esubero mai viste prima, colleghi prossimi alla pensione costretti a peregrinare per la provincia, classi sovraffollate che non consentono un insegnamento proficuo. Ma decisamente più gravi sono i tagli che colpiscono chi ha diritto a didattiche individualizzate e finalizzate ad un recupero personale. Mi riferisco agli alunni con disabilità certificata e agli insegnanti di sostegno. Numeri alla mano, risulta evidente che a fronte di un aumento dei diversamente abili non corrisponde un adeguato innalzamento dei posti di sostegno autorizzati. Infatti il rapporto allievi disabili/posti di sostegno è in costante aumento e in nessuna provincia del Veneto si è almeno rispettato il rapporto di un docente ogni due allievi».

Fogarolo e Veronese hanno confermato che le nomine dei docenti di sostegno dovrebbero avvenire entro agosto.

Dalla documentazione prodotta per ottenere le cattedre di sostegno, ecco le scuole vicentine con il maggior numero di alunni con disabilità certificata. Nella fascia dell'infanzia le singole 53 scuole hanno numeri contenuti e tutte restano sotto la decina; ne hanno di più la direzione didattica di Thiehe (9), di Lonigo (7) e di Montecchio M. (7) . Nelle primarie troviamo il primo circolo di Arzignano (con 40), oltre 30 ne abbiamo a Malo e Valdagno, da 25 a 30 alunni nelle scuole di Thiene, Altavilla, 3° circolo di Bassano, 2° di Arzignano, Chiampo, Lonigo, Sandrigo ed il comprensivo 9 di Vicenza, in via Bellini. Nelle medie da 20 a 30 e più ne registrano Montecchio M., Noventa, Sandrigo, Thiene, Tezze S/B e Valdagno (34). In città si contano in 88 solo tra i comprensivi 9, 10, 11. Nelle superiori sono concentrati in gran parte negli istituti professionali, tra cui Recoaro (42), Noventa (34), al Parolini di Bassano (35); in Vicenza ne hanno di più il Da Schio con 45 ed il Montagna con 36 alunni.