Scuola, fronte precari: settimana calda,
verso grande manifestazione nazionale

Bloccate le convocazioni a Palermo e Milano. A Napoli
in mattinata sit-in e blocco del traffico

 Il Gazzettino 6.9.2010

ROMA (6 settembre) - Anno scolastico ai nastri di partenza: in alcuni istituti oggi torna a suonare la campanella anche se in molte regioni il via è fissato per il 13 settembre. La settimana si annuncia calda: i prof rimasti senza incarico minacciano iniziative e mobilitazioni. Finiti o interrotti gli scioperi della fame della scorsa settimana la protesta dei precari prosegue davanti a Montecitorio, con un presidio almeno fino all’8 settembre, quando con l’inizio dell’attività parlamentare è stata convocata una nuova assemblea per organizzare uno sciopero nazionale, che potrebbe essere programmato a fine mese. Tensioni stamani a Palermo dove un gruppo di precari sta bloccando a Palermo gli uffici del provveditorato.

Napoli: sit-in precari con blocco della circolazione. Un centinaio di precari tra docenti e personale Ata, insieme a genitori e rappresentanti dell’associazione Tutti a Scuola, hanno organizzato un’assemblea pubblica davanti all’ufficio scolastico regionale della Campania, a Napoli. I manifestanti hanno effettuato un sit-in, con blocco stradale, davanti agli uffici per discutere sulle prossime attività di protesta da mettere in campo a livello regionale.

Dal coordinamento precari scuola è venuta una proposta di effettuare una manifestazione nazionale con la quale mettere insieme tutti i precari del Paese, mentre dal sindacato dei Cobas è arrivata l’idea di avviare dei micro scioperi di alcune ore al giorno da effettuare durante l’orario scolastico.

«Ormai non rispettano più neanche la Corte costituzionale - dice Maria De Vita, madre di una disabile di 14 anni che frequenta le scuole medie. La legge dice che i nostri figli devono avere l’insegnante di sostegno con il rapporto 1 a 1, c’è anche una sentenza della Corte costituzionale che il governo intende non rispettare. A causa degli ultimi tagli della Gelmini la maggior parte dei nostri figli resterà senza il sostegno». La protesta e il sit-in si sono conclusi in tarda mattinata ma il presidio con tende e sedie resterà ad oltranza davanti all’Ufficio scolastico regionale.

Palermo: bloccate le convocazioni. Un gruppo di precari della scuola sta bloccando a Palermo gli uffici del provveditorato agli studi, dove sono in corso le convocazioni annuali per il personale amministrativo. Sono 70 i posti disponibili e in circa duecento stanno aspettando l'esito. La protesta è scattata quando si è diffusa la notizia che il numero delle convocazioni era inferiore rispetto alle previsioni. È stato richiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Davanti l'ufficio scolastico, in via Praga, è arrivata la polizia. «Stiamo tentando una contrattazione con il provveditore Rosario Leone per evitare che la situazione degeneri», dice Giuseppe Speciale, rappresentante del Comitato Ata, del personale tecnico-amministrativo. «Sono 70 i posti disponibili - continua il precario - mentre l'anno scorso erano 152. Oltre ai tagli della riforma Gelmini ci vediamo sottratto il posto di lavoro da personale non qualificato degli enti locali e ci costringono a non avere immissioni in ruolo».

Intanto 1.500 precari Ata attendono la decisione del Tar, che si pronuncerà il 9 settembre, sul ricorso presentato contro una circolare emanata dal provveditorato agli studi che prevede ulteriori tagli. «Chiediamo la sospensione della circolare - dice Paolo Di Maggio del comitato precari di via Praga - Siamo vincitori di un concorso per titoli bandito dal ministero e le percentuali dei tagli sono errate, sono state fatte in funzione di uno schema di decreto che a tutt'oggi non è stato approvato».

Settimana di mobilitazioni. Domani è in programma un’assemblea della Cgil, alle 10, nei locali dell’ex provveditorato, dopodomani invece partirà da via Praga, alle 16.30, un corteo organizzato dai Cobas. Il 12 settembre i precari di tutte le province siciliane si daranno appuntamento a Messina per la manifestazione regionale «Invadiamo lo Stretto». Dopodomani, a Roma, è previsto un incontro tra i delegati dei precari di ogni parte d’Italia per discutere le proposte da inserire nella piattaforma nazionale, elaborata dal coordinamento della scuola.

Milano, bloccate nomine insegnante di sostegno: «Vogliamo trasparenza». Assemblea permanente e blocco delle nomine per le cattedre di sostegno per le scuole secondarie di Milano e provincia. Sono le iniziative dei coordinamenti dei docenti precari in corso in queste ore mentre si stanno effettuando le nomine presso la scuola Ipc Cavalieri di via Olona. I precari chiedono che «le nomine vengano fatte in trasparenza, non in aule chiuse ma pubblicamente nell’aula magna. Già gli scorsi anni - spiega Giuseppe Palatrasio del coordinamento 3 ottobre - sono state fatte nomine in deroga alle regole, quest’anno vogliamo che le regole siano tutte rispettate. I tagli alla scuola non fanno che rendere più inefficiente il sistema di reclutamento». Secondo quanto spiegano i precari, sono 152 le cattedre di sostegno da assegnare tra medie e superiori a Milano e provincia, «un numero già sottostimato rispetto alle 200 di cui è stato calcolato il fabbisogno».

A Milano prende corpo la manifestazione annunciata per sabato prossimo con ritrovo in piazza Missori, alle 15 «contro i tagli alla scuola, per il ritiro della legge 133, e in difesa della scuola pubblica». Secondo quanto riferisce la Cub, al corteo non ci saranno solo insegnanti precari, e di ruolo, di Milano e di altre province, ma anche rappresentanze sindacali di Cub Scuola, Flc Cgil ed Sdl, studenti, genitori e cittadini, che dopo l’assemblea dello scorso 4 settembre hanno deciso di promuovere questa nuova iniziativa, in seguito allo sciopero della fame della scorsa settimana da parte di quattro insegnanti precari.