SCUOLA

 Precari ora puntano alla piazza:
ci sarà 'società civile'

Confermato sit-in Camera 8/9: tra obiettivi compattare sindacati

  ApCOM, 4.9.2010

Roma, 4 set. (Apcom) - Dopo le proteste individuali, sfociate con gli scioperi della fame tenuti davanti alle istituzioni, alcuni dei quali ancora in corso, i precari della scuola tentano di convincere il governo a ritornare sulla politica dei tagli agli organici con la strada più tradizionale delle manifestazioni di piazza. Dove comitati, associazioni e movimenti del personale non di ruolo cercheranno di portare la maggior parte di sigle sindacali, le cui posizioni al momento rimangono vicine sui motivi della protesta ma ancora distanti sulle modalità. Oggi l'Unicobas ha sottolineato che a questo nuovo corso di mobilitazione dovranno però partecipare non solo i lavoratori precari, "ma anche gli incaricati a tempo indeterminato, gli studenti, i genitori degli alunni, il mondo dell'università e tutti i cittadini: in una sola parola, la società civile".

Il primo banco di prova per capire se il mondo dell'istruzione risponderà all'appello sarà l'assemblea-sit in che si terrà mercoledì prossimo, 8 settembre a Piazza Montecitorio, dalle ore 17 "per esprimere fattivamente la propria solidarietà - spiegano dal sindacato di base - ai lavoratori precari e preparare nella maniera più democratica e condivisa una manifestazione nazionale di tutti coloro che vivono nella scuola e per la scuola: alunni, genitori, insegnanti, sia precari che di ruolo". Durante il sit-in di mercoledì i precari hanno anche spiegato che daranno il "benvenuto" ai deputati alla ripresa dei lavori della Camera. Dello stesso parere, di allargare la protesta a tutte le parti coinvolte, sono anche Giacomo Russo e Caterina Altamore, i due precari palermitani che prima di interrompere lo sciopero della fame, sempre davanti a Montecitorio, hanno detto che è giunto il momento di "rilanciare una mobilitazione di massa". Ad affiancarli sarà il Coordinamento precari scuola Roma che ha deciso di continuare il presidio, sia per tenere alta l'attenzione sulle massime istituzioni, sia per continuare a discutere "una bozza di piattaforma sulla quale convocare un'assemblea nazionale di tutto il mondo della scuola, che serva a preparare una grande manifestazione unitaria".

Nei prossimi giorni, probabilmente per l'inizio della prossima settimana, il presidio comunicherà la data dell'assemblea nazionale e chiederà a tutte le forze associative, sindacali, a tutti i comitati di lotta del mondo della scuola di sostenere il "percorso di mobilitazione contro le politiche di questo governo in materia di istruzione".