Aumenti di stipendio: di R.P. La Tecnica della Scuola, 25.9.2010 Nella relazione tecnica allegata alla manovra finanziaria gli aumenti retributivi del 2010 erano già stati messi in conto. Infatti non erano stati calcolati risparmi, che inizieranno invece dal 2011. Fa discutere la notizia che con lo stipendio di settembre al personale della scuola che ha maturato lo scatto di anzianità è stato attribuito l’aumento previsto. E, come riportiamo in un altro servizio, i pareri dei sindacati divergono: c’è chi sostiene che gli aumenti ci sono grazie all’”accordo” di giugno con il ministro Tremonti, c’è chi afferma che si sia trattato di una decisione del ministro Gelmini per evitare di calmare gli animi un po’ troppo accesi di molti Ata e insegnanti. Forse, però, la spiegazione è più semplice e va ritrovata nel testo della legge e, soprattutto, nella relazione tecnica allegata. Intanto va detto che il comma 23 dell’articolo 9 della legge 122 recita testualmente: “ Per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti”. La legge, dunque, non dice che dal momento dell’entrata in vigore del provvedimento non potranno più essere corrisposti aumenti legati all’anzianità, ma afferma che gli scatti di anzianità verranno ritardati di tre anni in quanto il triennio 2010/2012 non verrà conteggiato per la progressione stipendiale. In effetti gli aumenti corrisposti a settembre sono dovuti al passaggio da una classe stipendiale a una superiore legato, a sua volta, al periodo precedente e cioè al sessennio che va dal 1° settembre 2004 al 31 agosto 2010. D’altronde la previsione che nel corso del 2010 si debbano e si possano ancora pagare aumenti per l’anzianità è implicitamente prevista dalla relazione tecnica allegata alla legge. Infatti, se si va a vedere la tabella che riporta i risparmi previsti per ciascun anno, si scopre che per il 2010 la Ragioneria dello Stato aveva quantificato in zero euro i risparmi stessi che, al contrario, saranno di 320 euro nel 2011, 640 nel 2012 e 960 nel 2013. E’ dunque evidente che se i tecnici della Ragioneria aveva messo in conto che per il 2010 la norma non avrebbe portato benefici economici è proprio perché davano per scontato che nel corso di quest’anno si sarebbero pagati, per l’ultima volta, gli scatti di anzianità. Va anche precisato che questa previsione era contenuta già nella relazione tecnica originaria redatta prima che Tremonti prendesse accordi con i sindacati. Insomma, a quanto pare, il Governo aveva previsto e programmato gli scatti del 2010, fin dal maggio scorso. |