Napolitano vicino ai precari: di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 14.9.2010 In occasione dell’inaugurazione di asilo nido a Salerno, il Capo dello Stato si ferma a parlare con dei manifestanti non di ruolo: nell'ambito delle sue prerogative ha promesso che sensibilizzerà le istituzioni. Un altro punto a favore dei tanti supplenti che lottano con dignità per non perdere il lavoro. La questione dei precari tocca anche il primo cittadino dello Stato. In occasione dell'inaugurazione dell'asilo Pio XII di Salerno, nel quartiere Pastena, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stato accolto da una folla di insegnanti e bambini in festa: fuori dall'edificio c'erano anche i precari della scuola che esponevano cartelli e striscioni di protesta. Uno di questi recitava, a firma del coordinamento insegnati e Ata precari, "La camorra ringrazia lo Stato per la morte della scuola". Altri precari hanno esposto dei cartelli con la loro foto e la dizione 'Affitasi' o 'Cedesi', tipica delle inserzioni immobiliari, per simboleggiare la loro professionalità 'venduta' da decenni di precariato. Al termine della sua visita e del taglio del nastro inaugurale dell'asilo, il Capo dello Stato si è fermato ad ascoltare le ragioni dei manifestanti: i precari gli hanno consegnato una lettera sul dramma professionale che stanno vivendo ed il Presidente ha posto l'accento sul fatto che sono riusciti ad ottenere l'attenzione dell'autorità e dell'opinione pubblica. Il riferimento è alle manifestazioni, come la riuscitissima dello Stretto di Messina, ed ai tanti scioperi della fame coraggiosamente condotti dai lavoratori della scuola non di ruolo nelle ultime settimane. Secondo le agenzie di stampa, Napolitano ha anche fatto capire che ci sarebbero “ancora dei margini per ‘strappare’ dei posti ulteriori in sede parlamentare dove è prevista una discussione”. Non è chiaro a quale discussione si riferisse il Presidente: anche perché, a quanto ci risulta, non dovrebbero esserci in programma sedute parlamentari decisive per le sorti degli organici della scuola. Le parole di Napolitano, cui seguirà una risposta scritta, hanno comunque soddisfatto i manifestanti. Tra loro c’era Alessandro D'Auria: "il presidente – ha detto il precario - ha detto che il problema dei tagli alla scuola è nazionale, che è evidente che questa questione esiste, che lui ce l'ha a cuore. Poi ci ha garantito che nell'ambito delle sue prerogative farà di tutto per sensibilizzare le istituzioni". Anche se, come previsto dalla Costituzione, i margini di intervento del presidente della Repubblica sono limitati, sicuramente per il Governo si tratta di un messaggio di cui non potrà non tenere conto. Un altro punto a favore, insomma, dei lavoratori precari della scuola che lottano con dignità per non ritrovarsi disoccupati. |