LA PolemicA
Scuola, i precari bloccano le nomine La protesta dei docenti di sostegno al Cavalieri: "I presidi stanno truccando le carte" di Tiziana De Gregorio la Repubblica di Milano, 7.9.2010
Nomine per le cattedre di sostegno bloccate dai precari. E un
esposto, presentato sempre dagli insegnanti in attesa di lavoro,
contro le “troppe irregolarità” che il provveditorato avrebbe
commesso nelle assegnazioni. Il caos che sta caratterizzando l’avvio
dell’anno scolastico si è materializzato ieri mattina in via Olona,
nella “scuolapolo” Cavalieri dove si stavano svolgendo le nomine dei
docenti per i portatori di handicap. «Perché non sono state rese disponibili da subito? Sappiamo che ci sono e non vengono assegnate — spiega Giuseppe Palatrasio, del coordinamento precari 3 Ottobre — chi si è trovato a scegliere ieri mattina ha avuto una disponibilità inferiore rispetto a quella reale. Ora rischiamo che le nomine avvengano per graduatorie d’istituto: o, peggio, attraverso patti territoriali regionali». Ma ai precari che chiedevano il blocco delle procedure di assegnazione fino a un completamento dell’elenco è arrivato il no del provveditore: «Il motivo del ritardo è semplice — spiega Giuliana Pupazzoni — stiamo valutando le nuove certificazioni di handicap per capire quali siano le esigenze più urgenti. I precari iniziano a prendere lo stipendio dal momento in cui prendono servizio. Per questo abbiamo preferito avviare comunque le assegnazioni già ieri mattina, nonostante l’elenco fosse ancora parziale». Ma gli insegnanti ancora senza scuola non puntano il dito solo contro l’ufficio scolastico provinciale. Uno dei sospetti che circolava ieri mattina, circa la mancanza di disponibilità di molte cattedre, è che qualche preside possa aver «fatto il furbo», comunicando i posti disponibili in maniera irregolare, in modo da assegnare poi le supplenze in maniera poco trasparente a persone di loro gradimento. «Si è sempre fatto e quest’anno ancora di più», dice Miriam. Un sospetto che ha portato i precari a stilare una lista delle scuole le cui cattedre libere non comparivano nell’elenco. Ma i presidi in questione si difendono, accusando a loro volta il provveditorato: «C’è un caos pazzesco causato dal ritardo incredibile di quest’anno nelle nomine — spiega per esempio Rosamaria Codazzi, dirigente dell’Ipsia di Legnano — i dati pubblicati sono quelli rimaneggiati dal provveditorato dopo le prime due tornate di assegnazione dei posti. Una scrematura, insomma. Se manca qualche cattedra è perché con tutti questi ritardi non si capisce nulla». «Abbiamo mandato un fax al provveditorato con un determinato numero di cattedre disponibili — si difende invece Franco Colombo, preside del Gandhi di Besana Brianza — eppure sul sito della direzione scolastica ne sono state pubblicate meno. Ai precari a conoscenza dei posti disponibili, che vengono a chiederci spiegazioni, mostriamo ogni giorno il documento inviato». |