Scuola, l'ira dei precari
Maestra digiuna in auto
Pd, appello alla Gelmini

A pochi giorni dall'inizio delle lezioni si moltiplicano gli insegnanti in sciopero della fame. A Pordenone una 55enne vivrà in auto finché non avrà una supplenza

 Quotidiano.net,  1.9.2010

MANIAGO (PORDENONE), 1 settembre 2010 - A pochi giorni dall'inizio della scuola esplode la rabbia dei professori precari vittime dei tagli del ministro Gelmini. Dopo il ricovero di uno dei precari siciliani in sciopero della fame dal 16 agosto, si registra la protesta di un'insegnante 55enne, originaria di Palermo e docente precaria a Pordenone, che ha deciso di dormire in macchina e di fare lo sciopero della fame fino a quando non otterrà un incarico da qualche scuola elementare.

Stamani la donna ha parcheggiato la sua utilitaria nella piazza di Maniago (Pordenone), cittadina nella quale ha insegnato negli ultimi anni, e ha assicurato che non si muoverà fino a quando non avrà una cattedra. "La scuola è diventata una macelleria di precari - ha detto - e la riforma Gelmini la sta distruggendo. A 55 anni non sono ancora riuscita a diventare di ruolo. Non mi resta che lo sciopero della fame e dormire in auto. Starò qui almeno fino all'inizio delle lezioni, quando spero che qualche scuola mi chiami per supplenze brevi".

Insieme a lei, oltre a un gruppo di colleghi precari e rappresentanti sindacali, c’è il marito, anch’egli disoccupato.
"La mia più grande vergogna - ha spiegato la maestra - è stata quando, due anni fa, mia figlia, anche lei precaria in call center, mi ha pagato il biglietto dell’aereo per tornare in Friuli a insegnare".

L'APPELLO DI BERSANI - "La questione della scuola e dei precari sarà per noi al primo posto", ha detto il leader del Pd, Pierluigi Bersani, oggi a Torino, incontrando un gruppo di precari della scuola intervenuti alla Festa del Pd. "Mando un saluto ai precari che a Roma e a Palermo stanno facendo lo sciopero della fame - ha detto Bersani - siamo di fronte al più grande licenziamento di massa della storia d’Italia. In sede parlamentare come Pd abbiamo cercato in tutti i modi di far capire le cose, chiedendo anche cosa ne sarà di tutti questi lavoratori".

E un appello diretto al ministro Gelmini è inviato da  Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camer: "Attendiamo fiduciosi la conferenza stampa del ministro Gelmini sull’apertura del nuovo anno scolastico perché vorremmo sentire le sue parole su almeno due questioni. La prima, dopo l’incomprensibile quanto altezzoso silenzio del ministro, sul dramma dei precari, l’altra sui dati del tempo pieno, in termini assoluti e in percentuale rispetto agli anni precedenti, tenuti nascosti nei cassetti del ministero e negati anche a fronte di una mia interrogazione parlamentare".

 "Saranno almeno 20mila i docenti precari che non lavoreranno nel prossimo anno scolastico - ha ricordato - a causa delle politiche draconiane di Berlusconi, Tremonti e Bossi. Si tratta di professionisti ai quali abbiamo affidato fino ad oggi l’educazione e l’istruzione dei nostri ragazzi e che ora si vedono letteralmente scaricati, con tutto ciò che questo significa anche sul piano del diritto degli studenti alla continuità didattica - ha proseguito l’esponente del Pd- Inoltre, non capiamo perchè i dati sul tempo pieno siano segreti. Forse dimostrano che i calcoli del ministro e dei suoi consiglieri sono sbagliati? Di certo, non vorremmo che la conferenza stampa si tramutasse nel megafono dei soliti e inaccettabili slogan governativi sulla scuola ostaggio del ‘68 e costoso ammortizzatore sociale. Il ministro si assuma la responsabilità di smettere di prendere a picconate la scuola pubblica - ha concluso- perchè fino ad ora questa è sembrata la sua unica mission, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti".