Scuola, maestra in sciopero della fame
insultata a Pordenone dai passanti

 Il Messaggero, 4.9.2010

ROMA (4 settembre) - Grande solidarietà della gente ma «anche insulti, qualcuno anche di tipo razzista». Lo racconta Maria Carmela Salvo, la maestra precaria di 55 anni, originaria di Palermo, che da quattro giorni fa lo sciopero della fame e dorme nella sua utilitaria parcheggiata nella piazza di Maniago, in provincia Pordenone, cittadina dove ha insegnato negli ultimi cinque anni.

Ha spiegato la Salvo: «La gente e soprattutto i colleghi mi stanno vicino e cercano di sostenermi, anche perchè le forze stanno realmente venendo meno ma purtroppo, e con dolore, ho dovuto ascoltare anche frasi e insulti da parte di alcuni passanti che mi hanno apostrofata come “terrona” e mi hanno esortato ad andare a lavorare. A queste persone ho risposto che sono qui proprio per andare a lavorare, cioè per svolgere un incarico che per anni ho seguito con diligenza e passione e che adesso a causa della contrazione degli organici non mi è più stato assegnato».

Assieme a numerosi docenti friulani stamani è giunto a Maniago anche Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda, l'associazione professionale degli insegnanti, il quale ha avuto parole di solidarietà per la maestra e di condanna per l'azione del Governo.

Secondo Di Meglio: «Il caso di Carmela è soltanto la punta di un iceberg che vede coinvolti decine di migliaia di insegnanti e personale ATA. Le risposte fornite dal Ministro Gelmini non ci convincono anche perchè proprio in previsione di questa contrazione dei posti avevamo per tempo fatto due proposte mai prese in considerazione come l'accesso al prepensionamento di uno o due anni, così da creare posti e l'esodo verso altre pubbliche amministrazioni che hanno carenza d'organico. In questo modo si sarebbero potuti assorbire I precari storici che per anni hanno garantito il funzionamento della scuola e si sarebbe risolta anche qualche emergenza per il sottodimensionamento di taluni organici statali».