SCUOLA, ALLENATI PER LA VITA
A scuola di guerra? Il ministro Gelmini A scuola di guerra? Il ministero dell'Istruzione respinge le accuse nate dopo il varo del progetto "Allenati per la vita", voluto dall’Ufficio scolastico regionale e dal Comando dell’Esercito della Lombardia. Una iniziativa, chiarisce il dicastero, a cui non è stata posta alcuna firma "dai ministri Gelmini e La Russa, come erroneamente riportato da alcuni giornali. I ministri sono stati semplicemente invitati a partecipare ma non erano presenti né alla firma né alla cerimonia. L’attività, nata in maniera sperimentale cinque anni fa, è stata ufficializzata con il primo protocollo nel settembre 2007, sotto il governo di centrosinistra". Secondo il ministero, poi, gli studenti delle scuole lombarde potranno essere coinvolti in una "attività sportiva complessa e articolata che ha come primo obiettivo la conoscenza di se stessi, la capacità di lavorare in gruppo e di cooperare e l’acquisizione di competenze nei settori della protezione civile e del soccorso. Non è affatto finalizzata all’esaltazione della cultura militare, come riportano alcuni organi della stampa. Alla firma del protocollo, infatti, erano presenti enti come la Croce Rossa e Associazioni di volontariato a vario livello, che poi parteciperanno alla realizzazione delle attività". "Uno degli aspetti del progetto, e non il più importante, sono le prove di tiro con l’arco e con la carabina ad aria compressa- conclude il ministero-. Non sono attività paragonabili a tecniche militari, bensì sono le stesse che si svolgono a livello olimpionico. Sono dunque da respingere tutte le interpretazioni finora avanzate, dettate solo dalla volontà di infangare un’iniziativa a cui aderiscono esclusivamente ragazzi e ragazze volontari, nell’ambito dell’insegnamento di 'Cittadinanza e Costituzione'". |