scuola

Disabili in classe? Disturbano.

Bufera sull'assessore di Chieri

ASCA, 24.9.2010

(ASCA) - ''Basta disabili a scuola. Non imparano e disturbano. Meglio per tutti una comunità, dove mandarli seguiti da personale specializzato''. Queste le parole, riportate oggi dal quotidiano ''La Stampa'', dell'assessore all'Istruzione di Chieri (To), Giuseppe Pellegrino, nel corso di un Consiglio comunale. Parole che hanno scatenato una serie di polemiche. Il sindaco Francesco Lancione, si legge sul quotidiano, si e' dissociato dalle dichiarazioni dell'assessore: ''Pellegrino ha sbagliato e glielo ho detto alla fine della riunione. Il clima era teso e ha parlato a sproposito, fuori luogo. Ne' io e nemmo questa amministrazione condividiamo ciò che ha detto''.

Insorgono i genitori, e l'assessore spiega: ''Qualche genitore si e' offeso? E perché mai? Ho detto soltanto quel che pensano tutti: quei ragazzi a scuola disturbano'' dunque la soluzione di Pellegrino e' quella di ''creare luoghi adeguati ai reali bisogni di questi ragazzi. Oggi ci sono comunità specializzate. Non sempre mamma e papà sono d'accordo, ma e' nostro compito convincerli''. L'assessore riferisce che lasciare questi ragazzi in classe con gli altri compagni e' inutile: ''Ci sono ragazzi, qui da noi, che passano la mattina a dare calci e pugni ad un muro. Disturbano e non imparano nulla''. Sono insorti i parlamentari del Pd. La senatrice Mariangela Bastico ha bollato come ''gravissime'' le dichiarazioni di Pellegrino. ''L'assessore all'istruzione del Comune di Chieri deve dimettersi - afferma in una nota - Le sue affermazioni sono gravissime: 'fuori i bambini disabili dalle scuole perché disturbano e costano troppo'.

A 'disturbare' o meglio ad offendere sono le parole dell'assessore, che colpiscono i bambini, disabili e non, che nelle scuole imparano e crescono proprio in queste esperienze di integrazione; offendono i docenti, di sostegno e non, che si impegnano con passione e competenza nell'educazione e l'istruzione dei ragazzi, di tutti e non uno di meno! Sviliscono una delle esperienze pi§ alte ed innovative della scuola italiana nel contesto europeo: quella dell'integrazione dei disabili. Rievocano i luoghi della separatezza ed emarginazione, di tristissima memoria nel nostro paese''. Ma, aggiunge Bastico, ''l'allarme piu' grande sta nel clima politico e culturale, determinato dalla maggioranza di governo, in cui queste parole trovano legittimazione ed ascolto; sta nell'idea di scuola continuamente proposta dal ministro Gelmini, una scuola che esclude, che divide, che butta fuori chi non ce la fa. Alle idee dell'assessore il Pd si oppone duramente.

E soprattutto si oppone alla scuola che vorrebbe imporre la Gelmini, dove trovano spazio i corsi di guerra e vengono messi fuori coloro che hanno difficoltà. Una scuola veramente 'meritevole' e' quella che sa dare un posto nella società agli studenti che sono più in difficoltà''. Anche la deputata democratica, ex sottosegretario all'istruzione, Letizia De Torre e' intervenuta evidenziando che ''davanti alle agghiaccianti dichiarazioni dell'assessore all'istruzione di Chieri, il silenzio del ministro Gelmini e' assordante''. ''Ho depositato a riguardo - conclude - un'interpellanza parlamentare per sapere quali iniziative intende assumere il ministro Gelmini per rispondere a tale grave provocazione che cavalca l'onda di una cultura discriminatoria pericolosamente dilagante, che va a minare profondamente la natura inclusiva della scuola italiana''.