Scuola, lunedì le prime campanelle
Ma è caos date per il rientro

Il via tra nuovi licei e tetto assenze

 Il Messaggero, 4.9.2010

ROMA (4 settembre) -Saranno quasi 8 milioni gli studenti che da lunedì in poi prederanno posto alla spicciolata tra i banchi di scuola per l'anno scolastico 2010/2011, che sarà l'anno in cui partiranno le prime classi delle superiori dopo la riforma Gelmini.

Anche se per la maggior parte delle regioni la campanella suonerà il 13 settembre (inizia la provincia di Trento il 9), dalla prossima settimana le scuole che hanno deciso di anticipare l'inizio dell'anno per motivi legati all'autonomia, come lo storico liceo Tasso di Roma, si troveranno alle prese con i provvedimenti che a livello di superiori riducono la frammentazione degli indirizzi nei licei e rilanciamo l'istruzione tecnica e professionale. Proseguirà la linea di rigore iniziata con voti e condotta, che quest'anno prevede un contenimento delle assenze, pena la bocciatura.

Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini ha voluto sottolineare che «per la prima volta dal 1923 le nuove indicazioni nazionali riformano organicamente i contenuti dell'istruzione liceale». Una riforma accolta con critiche da parte dell'opposizione di parte del mondo scolastico, mentre l'avvio dell'anno scolastico dovrà vedersela con le proteste dei precari, che hanno annunciato una mobilitazione nazionale, e con la difficoltà di copertura delle cattedre.

Rigore e tetto assenze. È confermata la linea del rigore: oltre al peso già dato al voto di condotta, dal nuovo anno scolastico non si potranno superare i 50 giorni di assenza, pena la bocciatura. Verranno anche ripensati i quadri orari.

Assunzioni e proteste dei precari. Con il nuovo anno sono stati assunti 10 mila nuovi docenti e 5 mila unità di personale ata. Ma precari e sindacati protestano per i tanti che rischiano di rimanere senza posto di lavoro, con previsioni di migliaia di precari senza incarico. Sono annunciate mobilitazioni e proteste da parte dei coordinamenti dei precari.

Nuovi licei. Il musicale e coreutico e il liceo delle scienze umane. Il governo punta molto sugli istituti tecnici e professionali che finalmente non vengono più considerati una scuola di serie b, ma anzi una risposta alla crisi economica. Formerà le professionalità richieste dal mondo del lavoro.
Per i licei si passa da 396 indirizzi, anche sperimentali, si passa a 6.

Concorso Presidi. Per contrastare la carenza di dirigenti scolastici, entro il 2010 sarà bandito un nuovo concorso per 3 mila nuovi presidi. A differenza del concorso precedente, la prima selezione non sarà fatta per titoli ma attraverso un test attitudinale. Sarà così consentito anche ai più giovani di avere possibilità di superare la prova.

Tempo pieno.
Dopo le polemiche degli ultimi mesi, i dati di Viale Trastevere dicono che per quanto riguarda la scuola primaria aumentano le classi a tempo pieno: passeranno da 36.493 a 37.275. Il tempo pieno è aumentato, per il biennio 2009-2011,
del 3,05%.

Il settore tecnico-scientifico
è stato al centro delle principali innovazioni introdotte con la Riforma che, come dimostrano i dati sulle iscrizioni, hanno riscontrato il favore degli studenti e delle famiglie. Rispetto all'anno precedente l'aumento delle iscrizioni in questo settore è del 1,7%.

Nascono gli Its. Nuovi istituti tecnici superiori post secondaria. Nasce una nuova filiera non universitaria che dura 2 anni e che vede università, scuole e aziende protagoniste della formazione. Sono state create per formare figure professionali richieste dal mondo del lavoro.

Più matematica e scienze. Vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione degli studenti.

Lingue straniere. Sono la bestia nera degli studenti insieme a matematica e scienze: è potenziato il loro studio, con la presenza obbligatoria dell'insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. Con la riforma a regime, una materia del 5 anno sarà insegnata in inglese.