Università

Una proposta per stemperare la contrapposizione tra il personale in ruolo
 e quello che entrerebbe con le nuove norme. Con costi non troppo onerosi

Docenti concorrenti

Eugenio Mazzarella* La Stampa, 6.9.2010

Il modello di selezione dei docenti del ddl Gelmini, innestato senza risorse sugli attuali organici, mette in contraddizione gli impegni per i nuovi docenti e le aspettative di chi lo è già. Le poche risorse finanzieranno i contratti di ingresso a tempo determinato, perché non siano precariato senza sbocco, ed è evidente che non ci saranno risorse per ricercatori e associati già in ruolo che si abilitino. Non è equo né sensato credere che i docenti selezionati ex novo saranno meritevoli, mentre i docenti già nei ruoli debbano la loro carriera a selezioni immeritevoli, e siano da lasciare su binari morti. Da questa criticità si esce prevedendo almeno fino al 2018, quando entreranno nei ruoli i primi docenti provenienti dalla tenure track (procedura internazionale di reclutamento dei ricercatori, ndr), che gli attuali ricercatori ed associati che maturino 12 anni di anzianità, e conseguano l’abilitazione alla fascia successiva, siano inquadrati per chiamata diretta, con l’incremento di budget garantito da un apposito fondo ministeriale incrementale della quota di FFO (Fondo di Finanziamento Ordinario, ndr) di ateneo. Si offrirebbe una possibilità effettiva di carriera a ricercatori e associati in servizio solo in base a una valutazione di merito standard, e con risorse ad hoc, non gravanti sui bilanci di ateneo e non incidenti sulla programmazione triennale del reclutamento.

Sarebbe premiato se meritevole il reclutamento pregresso degli atenei e si libererebbero risorse per la programmazione del reclutamento e per la tenure track. Si stempererebbe molto la contrapposizione tra personale in ruolo e ingressi conseguenti alle nuove norme. Da qui al 2018 il personale strutturato meritevole, con l’anzianità richiesta, andrebbe su un canale di scorrimento di carriera parallelo alla ristrutturazione dei percorsi di reclutamento. Un costo facile da quantificare, e non particolarmente oneroso.


*  Eugenio Mazzarella - Deputato Pd, già Preside della Facoltà