.

 

scuola, un tema "caldo" per la
giornata nazionale delle persone down

Tra le richieste delle associazioni e gli impegni del ministero, l'anno scolastico è iniziato con alcune questioni irrisolte. Dai primi allarmi alla sospensione della proposta di piazza, la ricostruzione di quanto avvenuto negli ultimi mesi.

 Superabile 9.10.2010

ROMA - E' un tema caldo, quello al centro della Giornata nazionale della persona con sindrome di Down, in programma per domenica 10 ottobre: l'inclusione scolastica, a cui infatti la ricorrenza quest'anno è dedicata, è una questione ancora lontana dall'essere risolta, nonostante i ripetuti contatti e incontri tra i funzionari del ministero e i rappresentanti delle associazioni che su questo tema sono particolarmente sensibili. Fish, Fand e Coordown in testa. I tagli alla scuola, che hanno interessato soprattutto il numero delle classi e la quantità delle ore e degli insegnanti di sostegno, destano infatti allarme tra le famiglie dei ragazzi con problemi motori, sensoriali o cognitivi. E non bastano le rassicurazioni del ministro Gelmini a far scendere l'attenzione.

La storia più recente inizia nel maggio scorso, quando con una lettera indirizzata al ministero, le associazioni rappresentate da Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione associazioni nazionali disabili) rivolgevano al ministro Gelmini puntuali richieste: i punti fondamentali erano la formazione degli insegnanti, il rispetto delle norme sul sovraffollamento delle classi in presenza di alunni disabili e la disponibilità di un numero adeguato di docenti di sostegno. Le richieste delle associazioni trovavano forza e sostegno anche in una recente pronuncia della Corte di Cassazione (n. 80/2010), che di fatto dichiarava illegittimo il progetto del governo di fissare un tetto massimo per il numero degli insegnanti di sostegno, come previsto dalla Finanziaria 2008 (legge 244/2007).

Il ministero ha reagito, dopo un periodo di silenzio, convocando le associazioni in alcuni incontri tecnici e inviando, nel mese di settembre, una lettera con cui assicurava un impegno sul fronte dell'inclusione scolastica degli alunni disabili. In particolare - prometteva il ministero - l'insufficienza di ore o insegnanti di sostegno sarebbe stata risolta, caso per caso, su singola segnalazione. Al tempo stesso, con l'apertura dell'anno scolastico, il ministro Gelmini annunciava in conferenza stampa che "i docenti impegnati al fianco degli alunni con disabilità passeranno dai 90.400 dell'anno scolastico 2009/10 ai 93.100 dell'anno scolastico 2010/11".

Le rassicurazioni e gli impegni del ministero erano serviti per placare gli animi delle associazioni e per far sospendere la manifestazione indetta dal Coordown per il 1 ottobre. Si erano detti fiduciosi i rappresentanti di Fish e Fand, che tuttavia si erano impegnati a mantenere alta l'attenzione e a vigilare costantemente sull'effettiva applicazione delle promesse del ministero. Il 23 settembre scorso, ancora un incontro tra associazioni e funzionari del ministero: incontro dal quale i rappresentanti delle due federazioni erano usciti non completamente soddisfatti: rassicurati sul fronte delle assunzioni in deroga per il sostegno e della formazione degli insegnanti, ritenevano tuttavia "ancora insoddisfacenti" le risposte ricevute "sui dati effettivi relativi alla disabilità nella scuola e sulla qualità dell'inclusione scolastica".

Una perplessità che le associazioni rinnovano in occasione della Giornata nazionale, che giunge quasi un mese dopo l'avvio dell'anno scolastico. "Stiamo dando un supplemento di fiducia al ministero - dichiara il presidente di Coordown, Sergio Silvestre - ma le segnalazioni che ogni giorno riceviamo dalle famiglie ci dicono che le cose non stanno andando bene. Verificheremo se il ministero manterrà le promesse. Ma non aspetteremo fino a primavera, siamo pronti a mobilitarci". (cl)