Scuola, cortei contro i tagli della Gelmini
A Roma studenti con le mutande in testa

 Il Gazzettino 29.10.2010

ROMA (29 ottobre) - Nuova protesta dell'Unione degli studenti contro la riforma della scuola. Oggi manifestazioni e flash mob in varie città, tra cui Roma, Torino Palermo e Siena.

A Roma hanno usato l'arma dell'ironia gli studenti delle scuole medie e superiori per protestare contro la riforma Gelmini e i tagli alla scuola. Radunati a piazzale dei Partigiani per partire in corteo, destinazione il ministero della Pubblica istruzione a viale Trastevere, molti studenti oggi si sono presentati calzando mutande in testa. «Con i tagli hanno ridotto la scuola in mutande, vogliamo darne una dimostrazione pratica», dice un gruppo di studentesse in testa al corteo mentre si infilano degli slip sui capelli.

«Contro tagli e precarietà riprendiamoci il futuro», recita lo striscione che apre la manifestazione. Tra le studentesse molte hanno meno di 18 anni, tanti gli slogan nei cori che partono dai manifestanti che riecheggiano le ultime vicende che vedono protagonista il presidente del Consiglio con la minorenne Ruby. «Ho 17 anni, ma non mi farei mai comprare da un uomo di 75, nemmeno se fa il premier», dice una ragazza.

Il corteo è sfilato di fronte al ministero della Pubblica istruzione, a viale Trastevere. Un nutrito schieramento di uomini e mezzi delle forze dell'ordine presidiava con un cordone le scale l'ingresso del ministro.

«Occupiamo viale Trastevere», l'annuncio partito a un certo punto dalla testa del corteo «contro un ministro che non vuole dialogare con noi e contro la sua riforma».

«Gli studenti che anche oggi sono scesi in piazza sono preoccupati per il loro futuro e per quello del Paese - dichiara Tito Russo, coordinatore dell'Unione degli studenti - gli slogan e gli striscioni dove le parole futuro e precarietà sono ricorrenti ci testimoniano l'ansia di una generazione».

L'Uds chiede al ministro Gelmini di «leggersi i documenti che approva in Consiglio dei ministri, dato che continua a negare i tagli chiaramente previsti nell'ultima manovra finanziaria su tutti i fronti, dai libri di testo per le scuole elementari fino alle borse di studio universitarie ridotte fino al 90%».