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Isfol: tra donne prive diploma Risultati indagine 'Rompere il cristallo': rispetto uomini -22,9% ApCOM, 25.10.2010 Roma, 25 ott. (Apcom) - Il lavoro delle donne è ancora considerato subalterno a quello maschile, soprattutto se il livello del titolo di studio conseguito è basso: a sostenerlo è l'Isfol, che ha oggi annunciato i risultati della ricerca 'Rompere il cristallo', terzo ed ultimo volume di una vasta indagine che ha raggiunto oltre 9.000 nuclei familiari. Secondo i ricercatori dell''Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori' "in Italia il gap retributivo di genere, calcolato in termini di salario medio orario, è pari al 7,1%. Tale valore supera ampiamente il 15% tra le lavoratrici con bassa scolarizzazione e il 13% tra quelle con alta". Particolarmente svantaggiate risultano le donne che non hanno concluso gli studi, con un 'gender pay gap' pari al 22,9%. Tra le diplomate la differenza è meno sentita: per chi ha conseguito positivamente la maturità "il differenziale retributivo scende al di sotto del 10%". Il gap risulta inoltre "più alto tra le giovani e le lavoratrici anziane, mentre è relativamente contenuto tra quelle in età compresa tra i 30 ed i 39 anni". Sotto il profilo settoriale, l'Isfol ha riscontrato che "la più ampie disparità in termini di salario medio orario si registrano da una parte nelle professioni 'intellettuali-scientifiche' (25,3%) e dall'altra nelle professioni 'non qualificate-agricoltori-operai' (21,1%). "Le donne - ha commentato il presidente dell'Isfol, Sergio Trevisanato - hanno un tetto di cristallo che è posizionato sopra le loro teste. Arrivate fino ad un certo punto della carriera questa lastra, invisibile ma persistente, gli impedisce di progredire ulteriormente nel mercato del lavoro. Ma c'è anche un terreno appiccicoso, che le intrappola dal basso: tali criticità sono direttamente collegate al problema della conciliazione tra vita professionale e vita privata". |