Gelmini, scuola privata:
dobbiamo fare in modo
che sia accessibile a tutti...

da I docenti scapigliati, 14.10.2010

"Dobbiamo scendere in campo con una strategia, per fare in modo che il sistema paritario sia accessibile a tutti. Si devono riconoscere i valori che hanno dato all'istruzione le scuole gestite da ordini religiosi, che sono portatrici di valori autentici che si fondano sulla nostra storia nazionale". Lo ha scritto il ministro Mariastella Gelmini, in una nota inviata alla presentazione della ricerca. "La scelta delle famiglie per la scuola paritaria da un punto di vista economico", che si e' svolta stasera. 

«Occorre predisporre uno specifico strumento legislativo che, mettendo al centro la famiglia, ne sostenga lo sforzo educativo attraverso un'adeguata fiscalità che possa consentire una reale libertà di scelta» tra la scuola pubblica o privata. «Si vuole alimentare - dice - la contrapposizione tra scuola statale e privata alzando steccati ideologici». La scuola, secondo il ministro, è un «bene comune» che «non può essere ridotto a una sola dimensione: entrambe, sia la statale che la privata, sono scuole pubbliche e possono essere buone o meno buone. Per entrambe è necessario garantire ai genitori la libertà di scelta».

Dallo studio intanto emerge che l'8,4% delle famiglie sceglie la scuola statale per i propri figli perchè costretta da vincoli economici, pur non concordando con l'idea che debba esistere una sola scuola uguale per tutti. Secondo la ricerca - commissionata al Dipartimento di Scienze Antropologiche della Facoltà di Scienze della Formazione di Genova e svolta su un campione di 728 genitori di Genova, Padova, Bologna, Bari, Firenze e Catania - il 75% delle famiglie è comunque orientato a scegliere la scuola statale a prescindere dal costo; il 3,3% sceglie la scuola paritaria, dopo un'esperienza alla scuola statale, indipendentemente dal costo (o perchè se la può permettere o perchè può fare sacrifici); il 18% non è disposto a fare sacrifici per iscrivere il figlio alla scuola privata perchè non può permetterselo (11,8%) o per scelta (6,2 per cento).