SCUOLA

Fini: Un dovere dello Stato
 investire nella formazione

O si condanna il paese alla decadenza economica

  ApCOM, 11.10.2010

Roma, 11 ott. (Apcom) - "Sono convinto che non destinare adeguati investimenti all'educazione e alla scuola sia una politica poco lungimirante, destinata a condannare un Paese all'impoverimento culturale, alla decadenza economica e sociale". Lo dichiara il presidente della Camera, Gianfranco Fini, in una intervista a 'Professione Docente'. "Lo sviluppo degli Stati moderni coincide, infatti - prosegue - con la diffusione dell´istruzione e con le conquiste della scienza. Tutte le statistiche internazionali confermano che, tra le nazioni industrialmente avanzate, hanno le più ampie opportunità di crescita quelle che maggiormente investono in un sistema di istruzione di qualità. Per queste ragioni è dovere dello Stato promuovere e sostenere il settore dell´istruzione come imprescindibile fattore di progresso e di emancipazione".

"In Italia - ricorda Fini - la scuola è stata per troppo tempo considerata come uno strumento per risolvere il problema della disoccupazione intellettuale: tanti insegnanti, pagati poco, socialmente sempre meno valorizzati. La finalità della scuola non deve essere quella di dare un lavoro, ma di fornire una formazione di qualità alle giovani generazioni. Detto questo non si possono nemmeno utilizzare per anni docenti regolarmente abilitati, in buona parte ormai a seguito di concorso o di corsi finalizzati alla formazione all´insegnamento (Ssis), e dunque legittimamente in attesa di una assunzione, senza fornire loro prospettive concrete".