SALE L'ETA' PER L'ASSEGNO Da gennaio in pensione a 61 anni Nuove regole: ecco cosa cambia La Stampa, 20.11.2010
ROMA
I lavoratori
dipendenti dall’anno prossimo andranno in pensione anticipata
rispetto all’età di vecchiaia con quota «96» ma con almeno 60 anni
di età (fino a fine 2010 basta quota 95 con almeno 59 anni). Quindi
in pratica ci vogliono 60 anni di età e 36 di contributi ma anche 61
e 35). Una volta raggiunti i requisiti per avere l’assegno bisogna
aspettare ancora 12 mesi previsti dalla «finestra mobile» introdotta
con la manovra di luglio arrivando quindi almeno a 61 anni.
I lavoratori
autonomi vanno in pensione di anzianità con quota 97 e almeno 61
anni di eta. A questi requisiti va aggiunta un’attesa di 18 mesi
previsti dalla finestra mobile prevista dalla manovra di luglio. Di
fatto quindi per li autonomi sono necessari almeno 62 anni e mezzo
(regola che vale anche per i collaboratori a progetto).
La finestra
mobile si applica anche alla pensione di vecchiaia (65 anni gli
uomini, 60 le donne). Di fatto quindi si andrà in pensione di
vecchiaia con almeno 61 anni le donne e 66 gli uomini.
Le nuove regole
di fatto cancellano la pensione di anzianità per le lavoratrici del
settore privato che potranno uscire dal lavoro dopo i 60 anni, età
già prevista per la pensione di vecchiaia. Diversa la situazione
invece per le impiegate nel pubblico che avranno dal 2011 un
requisito anagrafico per la vecchiaia di 61 anni (65 dal 2012). Per
loro sarà ancora possibile l’uscita anticipata per anzianità con 60
anni di età e 36 di contributi. Ad entrambe le categorie comunque si
applica la finestra mobile e quindi un anno di attesa una volta
raggiunti i requisiti anagrafici e contributivi.
Sarà comunque
possibile avere la pensione di anzianità, indipendentemente dall’età
con almeno 40 anni di contributi ma a questi andranno comunque
aggiunti i 12 mesi di attesa della finestra mobile. Le norme sull’uscita mobile non riguardano i lavoratori che maturano i requisiti entro dicembre 2010 che potranno uscire dal lavoro anche l’anno prossimo con le «vecchie» finestre (gennaio e luglio) |