Fism. No al tagli e cuci da Tuttoscuola, 4.11.2010 Dopo il comunicato stampa del ministero dell’economia e finanze che, invocando una consolidata prassi amministrativa, ha assicurato che i finanziamenti alle scuole paritarie verranno integrati da appositi provvedimenti, la Fism, Federazione delle scuole materne, critica questo metodo di cancellare risorse per farle poi ricomparire successivamente. Nelle previsioni finanziarie attuali il contributo per le scuole non statali nel 2011 dovrebbe essere ridotto del 47%, ma il Mef ha, appunto, comunicato che con un prossimo provvedimento la quota decurtata sarà reintegrata. "La prassi del taglia e cuci, attuata negli ultimi anni dal Governo per i contributi statali alle scuole paritarie non giova né allo Stato, né agli Enti locali, né alle scuole, né tanto meno alle famiglie" si legge in un comunicato stampa della Fism. Per la Fism ciò che è avvenuto per il 2009, per il 2010 ed è stato previsto per il 2011 dall'attuale Governo induce a chiedere: "Sono stati calcolati i reali costi aggiuntivi a carico dell'Amministrazione statale, a partire da quelli connessi all'utilizzo del personale, che questa prassi comporta (dalla duplicazione delle pratiche, dei passaggi, dei necessari controlli, delle verifiche...) al di là dei costi che pesano, non solo in termini di anticipazioni bancarie, sulle scuole ed al di là del disagio delle famiglie che continuano a sostenere pesanti oneri, che dovrebbero competere allo Stato, per assicurare il servizio pubblico dell'istruzione nelle scuole paritarie?” Nel suo comunicato, la Fism, dopo aver ricordato che lo stanziamento per le paritarie (lo stesso da dieci anni) non rappresenta certamente l’attuazione auspicata dalla legge 62/2000 sulla parità, ritiene "inderogabile la sistemazione delle cifre appostate per le scuole paritarie nel bilancio triennale, ad evitare che la pratica dei tagli diventi consuetudine pure nel 2012 e 2013, confermando, così, una condizione continua di precarietà per le scuole paritarie". Infine, la Federazione ringrazia tutti i parlamentari di tutti i gruppi politici che si sono attivati per il recupero del taglio, e, prendendo atto della precisazione del ministero dell'Economia, dichiara che continuerà l'azione di vigilanza e sollecitazione affinché il recupero avvenga in modo completo e celere e, dunque, con l'approvazione di un apposito emendamento alla proposta di legge finanziaria 2011 o con il cosiddetto "decreto mille proroghe " di fine anno. |