Il Miur sblocca da Tuttoscuola, 16.3.2010 E' svolta per il contratto nazionale degli oltre 10mila dirigenti scolastici della scuola italiana, scaduto da più di 50 mesi: le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza scolastica - Cida-Anp, Flc-Cgil, Confsal-Snals e Uil Scuola - hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con il ministero dell'Istruzione finalizzato alla risoluzione dei problemi emersi nella gestione dei contratti integrativi regionali per il periodo 2007/2009. Il raggiungimento dell'accordo sull'assegnazione delle risorse era considerato dai sindacati un `passo' indispensabile ai fini del buon esito del complesso rinnovo contrattuale. Tanto che le stesse sigle sindacali avevano presentato al capo dipartimento di viale Trastevere un vero e proprio ultimatum: avevano chiesto garanzie sul fatto che i fondi regionali fossero interamente destinati ad incrementare i livelli retributivi di tutti i dirigenti. E così è stato. "Nel protocollo d'intesa - fanno sapere i sindacati attraverso un comunicato sottoscritto anche dal ministero di viale Trastevere - si è convenuto che saranno rispettati i contratti regionali, certificati dagli organi di controllo e che pertanto le risorse messe a disposizione per il rinnovo del contratto attualmente in discussione all'Aran saranno integralmente destinate agli incrementi retributivi spettanti a tutti i dirigenti scolastici". L'intesa permetterà, ora, di trovare più facilmente un accordo sul contratto nazionale scaduto oltre quattro anni: anche su questo versante molto dipenderà, però, anche dalle risposte dell'esecutivo. I sindacati invocano l'equiparazione dello stipendio percepito dai presidi a quello degli altri dirigenti pubblici. Premesso che è molto difficile che ciò avvenga - il divario medio è di oltre 20mila euro annui -, alla luce degli acquisiti aumenti integrali provenienti dalle Regioni, le organizzazioni sindacali si potrebbero a questo punto accontentare pure di un incremento inferiore. Sarà così? |