Sciopero: guerra di cifre sulle adesioni

da Tuttoscuola, 13.3.2010

Come da tradizione, almeno italiana, i dati sulla partecipazione allo sciopero generale della CGIL sono del tutto diversi e contrastanti, e cambiano a seconda della fonte: la CGIL parla di un 70% tra i metalmeccanici e di una percentuale superiore al 50% nella scuola (dato, quest'ultimo, fornito anche dai Cobas).

Il Ministero della Funzione pubblica ha invece diffuso per tutta la giornata di ieri i dati provvisori, e alla fine della giornata definitivi, riguardanti il pubblico impiego, correggendoli leggermente al rialzo: 10,55% per l'intero settore, con una punta del 12,06% nella scuola.

Come si spiega uno scarto così importante? Per quanto riguarda la scuola, è possibile che i sindacati promotori abbiano considerato in sciopero anche i molti insegnanti che non hanno fatto lezione per mancanza di alunni: in molte scuole, in effetti, non si sono svolte attività didattiche anche perché i genitori nell'incertezza hanno preferito tenere i figli a casa, soprattutto i più piccoli.

I dati del Ministero, a loro volta, potrebbero essere incompleti, come in precedenti occasioni denunciato dai sindacati. Qualcuno torna alla carica con la proposta di costituire un apposito organismo (una authority indipendente?) per l'esatta rendicontazione dell'esito degli scioperi e il calcolo del numero di partecipanti ai cortei e alle manifestazioni, altro tema di valutazioni clamorosamente divergenti.