scuola

Miur: stranieri poco regolari
e concentrati professionali

Alle superiori tasso promossi crolla. Nei licei iscritto solo 20%

  ApCOM, 18.3.2010

Roma, 18 mar. (Apcom) - A livello di scuola secondaria, gli stranieri tendono ad iscrivere i propri figli in scuole finalizzate ad un inserimento diretto nel mondo del lavoro: il 79% segue un corso di studi negli istituti tecnici e professionali. Il dato è contenuto nella pubblicazione, realizzata dal ministero dell'Istruzione, 'Gli alunni stranieri nel sistema scolastico italiano a.s. 2008/09'. Il Miur ha anche fatto rilevare che negli istituti professionali sono presenti, in media, circa 10 stranieri su 100 alunni. Resta modesta, anche se in aumento, la percentuale di coloro che si iscrivono ad un liceo: se si comprende anche l'istruzione artistica si attesta comunque al di sotto del 20%.

Dal rapporto ministeriale emerge, inoltre, il fenomeno della mancanza di regolarità tra gli studenti stranieri, soprattutto nelle scuole superiori: "si evidenzia - si legge nel rapporto ministeriale - già a partire dai 12 anni, ed è legato in buona parte a difficoltà di conoscenza della lingua italiana e a problemi di integrazione sociale".

Al termine dell'anno scolastico gli studenti stranieri ammessi alla classe successiva presentano un tasso di passaggio che si differenzia, già nelle scuole primarie, di circa 1 punto in meno rispetto a quello degli studenti italiani: "questo divario - continua il rapporto del Miur - cresce poi fino a circa 10 punti nelle scuole secondarie di primo grado e a 16 nella scuola secondaria di secondo grado".

Anche l'esame di maturità, che conclude il percorso scolastico, presenta una situazione di disparità tra gli studenti 'stranieri' e quelli 'italiani': "al termine dei cinque anni di scuola superiore solo 90 alunni stranieri su 100 sono ammessi all'esame a fronte di circa il 95% degli studenti italiani; tale differenza si attenua fortemente quando il cittadino straniero è nato in Italia (94,2% di ammessi)".

E pure l'esito dell'esame finale delle superiori risulta meno difficoltoso per gli stranieri di seconda generazione: in questo caso il 98% degli esaminati conclude con successo il suo percorso scolastico contro il 95% degli stranieri che non sono nati in Italia.