“Serve un’alternativa all’ora di religione”

di Daniele Duso, Il Gazzettino 6.3.2010

«Serve un'alternativa valida all'ora di religione nelle scuole, perché chi non fa religione non può essere un peso per la scuola».

A sostenerlo sono i genitori dei ragazzi di alcune scuole medie della provincia di Venezia che, dopo le proteste avviate già nei mesi scorsi, si sono ora riuniti nel Comitato genitori per l'alternativa all'insegnamento della religione cattolica che proprio in questi giorni sta avviando anche un Osservatorio per monitorare i disagi di questo tipo nelle scuole della provincia.

«Nel novembre scorso abbiamo avviato una forma di protesta nell'ambito dell'Istituto comprensivo Colombo, a Chirignago - spiega Antonio Favaretto, uno dei genitori -, da allora molte cose sono cambiate: il 22 gennaio 2010 l'Ufficio scolastico regionale ha emanato una circolare con la quale impegna le scuole far fare un'ora di lavoro straordinario (a carico del Ministro della Pubblica istruzione) ad un docente di ruolo o ad individuare (ma in questo caso a carico della scuola) un supplente. Ma le scuole, non avendo fondi dopo la riforma Gelmini, si sono fermate al rifiuto dei docenti di ruolo, senza attuare la circolare.» Una situazione paradossale che interessa circa il 10% degli alunni veneziani che, all'ora di religione, escono dalla classe abbandonati a se stessi.

«Ai dirigenti scolastici chiediamo, per quest'anno, quantomeno la nomina dei supplenti - spiega Fabiana Bergamin, altro membro del comitato - Mentre per il prossimo chiediamo sia previsto un insegnante inserito nell'organico. Sappiamo che esiste un fondo di 53 milioni dedicato a "Spese per l'insegnamento della religione cattolica e per le attività altenrative all'insegnamento della Religione cattolica", vorremmo sapere dal direttore dell'ufficio scolastico regionale quanti di questi soldi vengono adoperati, e come. Nel frattempo annunciamo la costituzione di un osservatorio su queste problematiche, che ogni genitore può contattare via mail all'indirizzo oradialternativa@gmail.it»