Obama: meno standard, più flessibilità da Tuttoscuola, 14.3.2010 Sabato scorso il presidente Obama ha annunciato (su You Tube) che la celebre legge No Child Left Behind, introdotta dal suo predecessore Bush nel 2001 - ma approvata con voto bipartisan - sarà presto superata. Martedì approderà al Congresso la proposta di Obama, meno centrata su standard e valutazione standardizzata dei risultati, e più attenta al lavoro delle scuole e degli insegnanti. "Il governo federale ha un ruolo nell'incoraggiare riforme e alti standard, ma la spinta per il cambiamento deve venire dagli stati, dalle scuole, dai distretti scolastici", ha detto Obama. Perciò "vogliamo che gli educatori abbiano la flessibilità per farli applicare". Il piano Obama, anziché imporre alle scuole di raggiungere ogni anno certi risultati-tipo, offre incentivi alle scuole perché migliorino la qualità dell'insegnamento. L'obiettivo resta quello di preparare i ragazzi americani - tutti, senza eccezioni di sorta - al college e a un lavoro. L'iniziativa di Obama interviene in un momento in cui negli Stati Uniti il dibattito sull'istruzione è tornato di grande attualità. La destra americana, negli Stati in cui è in maggioranza, cerca di imporre la visione del mondo dei conservatori e della destra cristiana attraverso la definizione di nuovi standard per i libri di testo. E' successo recentemente nel Texas, il cui Board of Education ha sistematicamente bocciato le proposte di riservare maggiore attenzione, nei sussidiari, alla cultura e alle personalità latine. I nuovi piani di studio saranno sottoposti al dibattito pubblico per 30 giorni, e un nuovo voto è previsto a maggio, ma è improbabile che il Board cambi opinione. Tra i concetti introdotti nei curriculum, uno mette in dubbio la separazione costituzionale tra Stato e Chiesa. Al posto della parola "capitalismo" si indica l'espressione ''libera iniziativa''. Si chiede inoltre agli insegnanti di storia di approfondire la ''rinascita del movimento conservatore degli anni Ottanta e Novanta, con organizzazioni come la National Rifle Association, la Heritage Foundation e la Moral Majority", tutte legate alla parte più conservatrice del partito repubblicano. |