Gelmini regista del caos

di Fabio Luppino l'Unitą, 30.5.2010

Le riflessioni a mente fredda aiutano a trovare la verità. L’eccitazione diffusa di chi non si fa carico dei problemi delle famiglie rispetto alla posticipazione dell’inizio dell’anno scolastico serve a mascherare, in realtà, soprattutto da parte del ministro, la confusione di queste settimane. Stando ai fatti sarà quasi impossibile un inizio di anno regolare: s’intende con i professori ai loro posti, con le classi formate, con i trasferimenti effettuati, con le sforbiciate sulle ore sistemate a dovere, con il calcolo millimetrico che non dovrà consentire ad alcun precario di avere incarichi di alcuna sorta.

Nel mese di maggio i funzionari ministeriali stanno sottoponendo ad un ridicolo balletto le segreterie di tutti gli istituti. Vengono inviate le classi di concorso che potranno insegnare questa o quella materia. Ma c’è un continuo aggiornamento con circolari che smentiscono le precedenti, con mutamenti prodotti, a volte, nel giro di sole ventiquattr’ore. Per i profani della materia è bene spiegare. Attraverso queste determinazioni, con la certezza di chi potrà insegnare cosa, le scuole decideranno l’organico di diritto, quali e quanti insegnanti avere per il prossimo anno scolastico. Sembra facile, ma non è così. E, soprattutto, la macchina infernale messa in moto con la cosiddetta riforma delle superiori sta sfuggendo di mano ai suoi profeti. Dopo aver decretato la «morte sul lavoro» di 25mila insegnanti precari, il ministero non si può permettere di produrre scientemente altri soprannumerari o perdenti posto tra i prof di ruolo, destinati in poco tempo alla disoccupazione. Ma avendo ridotto le ore e alcuni insegnamenti, ogni giorno che passa si accorge che esistono classi di concorso senza materia da insegnare. Facciamo un esempio: gli ultimi docenti in stenografia e dattilografia (materie oggi archeologiche) sono stati riconvertiti ad una materia che si chiama trattamento testi, l’anticamera dell’informatica. Dal prossimo anno scolastico in molti istituti questa materia non ci sarà più. Cosa faranno gli insegnanti? I demiurghi del ministero stanno cercando di abbinare la loro classe di concorso alla materia informatica, di cui gli stessi sanno ben poco. Il trionfo delle tre I! Allo stesso modo procedono con le altre materie, in particolare quelle scientifiche. Ma bisogna stare attenti se non si consentirà l’insegnamento della matematica ad un laureato in Biologia marina...

Il problema resta, però, l’organico. Senza questo e le ore corrispondenti per professore non si può mettere in moto la macchina organizzativa relativa ai trasferimenti di quei prof che nel frattempo grazie ai tagli di Gelmini non hanno più le 18 ore su un’unica scuola. Così che al 15 settembre l’appuntamento è con il caos.