IL FORUM
L'ira delle insegnanti: "Lasciate sole" Giorgio Mottola la Repubblica ed. di Napoli, 8.5.2010 Una valanga di post in pochissime ore nello spazio aperto sulla "scuola difficile" a Napoli. I lettori commentano la cronaca e raccontando le proprie esperienze personali. Il caso del bambino di 10 anni che con una calcio ha spappolato la milza di una maestra ha suscitato la reazione di numerose insegnanti, che qui riportano la propria testimonianza. Scrive Paola: "Circa 5 anni fa in una situazione simile, un ragazzino in classe mi ha fatta cadere, battendo violentemente a terra il ginocchio, ho riportato la lesione permanente della cartilagine. Nella mia scuola non ci sono stati ispettori, né la polizia, né alcuna indagine, benché fosse stato segnalato che il bambino necessitava di percorsi a lui più specifici. Ma la cosa più interessante è che nonostante abbia subito un intervento chirurgico e debba a breve sottopormi a protesi, combatto con l'Inail per avere il riconoscimento". Un'altra insegnante, Bea, pone invece alcuni interrogativi sui comportamenti che un docente deve utilizzare con i bambini difficili: "Lo scorso anno ho lavorato in una scuola nella quale era iscritto un alunno purtroppo molto violento. Un giorno sì e uno no il ragazzino in questione picchiava qualche compagno e la collega di sostegno che lo aveva preso in carico era continuamente bersagliata. Mi chiedo: e se per difendere gli altri bambini un'insegnante è costretta, come ultima spiaggia, a usare le maniere forti? I docenti sarebbero stati forse denunciati?". Una lettrice, si firma "maestra", accusa: "Siamo lasciati soli da qualsiasi ente o istituzione. Nei contesti di degrado e violenza i bambini, anche i più ferini, sono vittime. Lo Stato e le istituzioni dove sono". Alcuni lettori sottolineano la difficoltà del contesto sociale in cui i bambini vivono: "La realtà di Barra è qualcosa che fa schifo. E' un luogo abbandonato a se stesso e gli insegnanti che lavorano lì sono costretti a temere anche i genitori degli alunni che potrebbero accoltellarli, spararli, ucciderli. San Giovanni Barra è un posto dimenticato da Dio. E' la succursale di Gomorra". Qualcuno, invece, chiama in causa il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelimini: "Ha insulsamente tagliato tutto il possibile nella scuola, compresi gli insegnanti di sostegno, inutili secondo il suo insulso pensiero, lasciando i docenti soli, con classi sempre più numerose, con problematiche sempre più complesse". |