L'opinione

Riforma Gelmini:
tutti potranno insegnare...tutto

Nella scuola italiana con la riforma Gelmini sta succedendo una cosa strana. Questa cosa strana è che adesso con i tagli indiscriminati, presi dall’ossessione di risparmiare, tutti potranno insegnare tutto, ancora di più e sempre di più...

di Silvana La Porta da Aetnascuola.it, 19.5.2010

Perché la parola d’ordine per i professori oggi è riconversione. Plasmarsi, modificarsi, flettersi, pur di rimanere in cattedra nella stessa scuola, per evitare di finire a chilometri di distanza. Il ministero prima taglia, poi riconverte, giusto per migliorare la qualità dell’insegnamento. Già perché a questo punto tutti finiscono per potere insegnare tutto, pur di assorbire in qualche modo tutti i docenti di ruolo e naturalmente limitare più che si può sull’assunzione dei precari.

La riforma taglia, dunque, ma la riconversione salva: negli istituti tecnici e professionali con una nota emanata l'11maggio scorso (prot.4968) è già festa. Per esempio, la matematica negli istituti tecnici dell'indirizzo amministrativo potrà essere insegnata indifferentemente dai docenti in possesso dell'abilitazione in matematica (classe A047) matematica applicata (classe A048) e ora, dopo le modifiche dell'ultima ora, anche dai docenti di matematica e fisica (classe A049).

E va bene, fin qui si presuppone che la matematica c’entri comunque con tutte le classi di concorso in questione.

Ma state a sentire cosa avviene negli istituti tecnici, come ci informa Italia oggi, nell'indirizzo «amministrazione finanza e marketing»: qui la fisica potrà essere insegnata, oltre che dai docenti in possesso dell'abilitazione specifica (classe A038) anche dai docenti di scienze (classe A060) chimica agraria (classe A012) chimica e tecnologie chimiche (classe A013).

La fisica insegnata dai docenti di chimica? Bah, sempre una scienza è, ma non esattamente uguale.

Poi ci sono le tecnologie informatiche che saranno insegnate nel biennio dell'indirizzo agrario dai docenti di dattilografia (classe A075) e trattamento testi ( classe A076), aprendo probabilmente un’attuale diatriba con i docenti laureati in informatica. Sempre nell'indirizzo «agraria, agroalimentare e agroindustria» l'insegnamento di fisica nelle ore di compresenza è stato esteso anche agli insegnanti tecnico-pratici di esercitazione agrarie (classe 5/c).

Sempre nei professionali, i docenti di discipline plastiche (classe A022) disegno e storia dell'arte (classe A025) linguaggio per la cinematografia e per la televisione (classe A044) tecnica fotografica (classe A065) si riconvertiranno pure e potranno essere utilizzati per insegnare tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica.

Insomma basta avere una laurea e ti spediscono a insegnare la tua materia, qualcosa di affine, ma non esattamente uguale o, se si è più sfortunato, qualcosa di molto lontano da quelle che sono le tue competenze.

Per non parlare di quello che succederà nelle graduatorie d’istituto dove si creeranno graduatorie unificate, incrociando tutte quelle affini.

Insomma siamo nella scuola della flessibilità, del merito e della cultura dove un chimico adesso si darà a una bella lezione sulla teoria della relatività di Einstein. Miracoli del duo Gelmini Tremonti. La riforma avanza, i professori si riconvertono: l’importante è risparmiare, che ce ne frega a noi se gli insegnanti sono preparati nelle discipline che insegnano. Queste son quisquilie, quisquilie…