Divieto di fumo: di R.P. La Tecnica della Scuola, 5.5.2010 Secondo una indagine di Universinet.it a 97 studenti su 100 piace l'idea di estendere anche ai cortili delle scuole il divieto di fumo. Fra i motivi addotti: perchè in questo modo quando rientro in classe non puzzo. Il disegno di legge in discussione al Senato che prevede di vietare il fumo anche nei cortili delle scuole sta riscuotendo molti consensi fra gli studenti universitari e delle scuole superiori. Lo rende noto Universinet.it che ha promosso in queste ore un sondaggio on line al quale hanno risposto poco meno di 4mila studenti. Il 97% degli studenti si è detto favorevole a estendere ai cortili il divieto di fumo nelle scuole dell’infanzia, nelle primarie e nelle medie; per le superiori l’opinione cambia un po’: è a favore il 77%, è contrario il restante 23%. La percentuale scende ancora quando ci si riferisce all’università: favorevoli i 65%, contrari il 35%. E’ curioso poi il fatto che anche gli studenti fumatori si dichiarano favorevoli e, interpellati sulle motivazioni, rispondono così: se non fumano i miei amici e le mie amiche non fumerei neppure io durante la ricreazione (33% ), perchè sarebbe un aiuto a smettere (25%), perchè non è giusto che i ragazzi più giovani vedano i professori che fumano (24%); il 13% dice di approvare il divieto di fumo nei cortili “per puzzare di meno quando rientro in classe dopo aver fumato”. Intanto il dibattito sul disegno di legge si è interrotto in questi giorni, per fare spazio ad altri provvedimenti fermi a loro volta da tempo. Maggioranza e opposizione sono comunque d’accordo per introdurre misure restrittive rivolte proprio ai più giovani. Infatti, secondo un’indagine conoscitiva svolta nel 2005 dalla commissione Igiene e Sanità del Senato, in Italia fumano il 32,6 per cento dei ragazzi e il 20,7 per cento delle ragazze tra i quindici e i ventiquattro anni. Inoltre, l’età in cui si comincia a fumare è molto bassa: tredici anni in media, con una allarmante precocità nelle adolescenti: 7 su 10 accendono la prima sigaretta già a 12 anni. La scuola rappresenta quindi il luogo principale per promuovere iniziative di prevenzione; l’esempio degli adulti e il contesto quotidiano rappresentano le modalità più adeguate per ridurre l’abitudine al fumo. |