Scuola, carriere "sospette"
Posto più facile con la 104

Nelle scorse settimane poliziotti e finanzieri avevano acquisito l'elenco
del personale docente e non docente nella sede dell'Ufficio scolastico

di Giovanni Pastore da La Gazzetta del Sud ed. di Cosenza, 14.5.2010

La caccia ai "furbetti" della scuola, scatenata dal procuratore Dario Granieri e dall'aggiunto Domenico Airoma, produce i primi risultati. Ipotetiche irregolarità, in parte formali e in parte sostanziali, sarebbero emerse da alcuni incartamenti acquisiti dai detective della Mobile e della Guardia di finanza nei mesi scorsi. Il riserbo degl'inquirenti, però, è impenetrabile. Bocche cucite al quarto piano del Palazzo di giustizia e anologo atteggiamento viene mantenuto anche negli uffici della Questura e delle Fiamme gialle. L'indagine è ancora tutta sbarrata dagli omissis. Il riserbo che ammanta il lavoro della magistratura non consente nemmeno di verificare se siano già state iscritte o meno persone nel registro degl'indagati. E non si conosce nemmeno esattamente i titoli di reato per i quali si procede anche se lo si può intuire dal materiale che i poliziotti avevano portato via dall'Ufficio scolastico provinciale: truffa e falso. L'attività inquirente sarebbe stata innescata da alcuni esposti arrivati in Procura. Circostanziate denunce di persone, direttamente o indirettamente interessate, che avrebbero convinto il capo dei pm Granieri e l'aggiunto Airoma a verificarne l'attendibilità. E così i poliziotti hanno prelevato la documentazione che sarà minuziosamente passata al setaccio per verificare ipotetiche irregolarità. Si tratta di una delle prime indagini che vengono condotte in Calabria sulla "104" (da qualche giorno, la Procura di Paola ne ha aperto una analoga dopo la denuncia d'un gruppo di docenti di San Lucido), la legge che consente agevolazioni speciali a portatori di patologie gravi o a parenti di infermi che necessitano di assistenza e di cure costanti.

Qualche mese fa, era stato l'Ufficio scolastico di Milano a segnalare alla Procura di Reggio il caso di 27 maestre calabresi che, sfruttando le falle che si spalancano nella normativa che disciplina l'handicap, avrebbero ottenuto il trasferimento in Calabria denunciando patologie gravi dalle quali sarebbero, tuttavia, successivamente guarite miracolosamente. È probabile, dunque, che la Procura abbia inaugurato la caccia ai falsi invalidi anche nel Cosentino. Gente che avrebbe ottenuto i benefici professionali derivanti dal riconoscimento di invalidità inesistenti. Vantaggi per i possessori del deficit consistiti – naturalmente oltre al vitalizio minimo previsto per i menomati – in agevolazioni occupazionali grazie alla corsia privilegiata che non tiene conto delle normali graduatorie di merito. Pratiche previste in tutti i settori della Pubblica amministrazione, scuola compresa. E così, basterebbe una piccola percentuale di deficit per ottenere una cattedra o un posto di bidello, senza doversi sottoporre al calvario di liste d'attesa interminabili.