SCUOLA

 Sindacati: A settembre solo lezioni,
stop gite e progetti

Richiesta Cobas e Gilda a personale per esito incerto manovra

  ApCOM, 17.7.2010

Roma, 16 lug. (Apcom) - L'esito della finanziaria potrebbe mettere a rischio il regolare svolgimento del prossimo anno scolastico: a sostenerlo sono i sindacati più critici, in particolare Cobas e Gilda, che dopo aver appreso delle possibili penalizzazioni cui potrebbe andare incontro il personale, a seguito dell'approvazione in Senato del testo di correzione dei conti pubblici, chiedono ai docenti di limitarsi da settembre a svolgere solo l'attività didattica. E poiché la scuola non è fatta di sole lezioni in aula, ma anche di una lunga serie di attività a supporto - dalle 'azioni' di recupero all'attuazione dei progetti, dalle visite culturali alle tante attività pomeridiane -, in larga parte organizzate e tenute proprio dai docenti, una soluzione di questo genere creerebbe non pochi problemi di gestione. Soprattutto nelle scuole primarie, frequentate dai bambini più piccoli.

Per una parte dei sindacati, del resto, la soluzione introdotta nella finanziaria per evitare il blocco triennale degli scatti di anzianità è tutta da verificare: il governo ha inserito un emendamento che prevede la successiva emanazione di un decreto ministeriale, attraverso cui verrà definita l'entità dei fondi da assegnare. Senza contare il sicuro slittamento al 2013 del rinnovo contrattuale. Secondo Piero Bernocchi, portavoce nazionale dei Cobas, si tratta solo dell'ultima 'minaccia' dopo "i tagli di posti di lavoro, classi, materie ed orario, l'espulsione dei precari, la riforma delle scuole superiori". Alla luce di questa situazione Bernocchi invita insegnanti e personale non docente "a rifiutare fin da settembre ogni forma di 'collaborazionismo' nelle scuole, ogni genere di attività aggiuntiva e lavoro volontario oltre gli stretti impegni contrattuali, bloccando tutti i progetti e le attività aggiuntive (con conseguente distribuzione egualitaria del fondo di istituto), le cattedre extra-large oltre le 18 ore (che sottraggono posti di lavoro ai precari), le attività di coordinamento, le gite scolastiche, l'accettazione in aula di alunni/e di altre classi". Ma non solo. "Ulteriori iniziative di lotta - continua il portavoce dei Cobas - verranno decise, se il governo continuerà ad essere sordo rispetto alla protesta del popolo della scuola pubblica, nella riunione dell'Esecutivo Nazionale dei Cobas che si terrà a Roma, l'11 e 12 settembre, alla ripresa delle lezioni scolastiche".

Una forma di protesta simile a quella intrapresa dai comitati di base, sempre a seguito dell'esito della Finanziaria 2010, è stata annunciata dalla Gilda degli Insegnanti: nel nutrire dei dubbi sul fatto che il governo riesca a mantenere "l'impegno assunto dal ministro Tremonti di utilizzare il 30% dei fondi riservati al merito per evitare il blocco degli scatti di anzianità", il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, ha specificato che è intenzione del sindacato autonomo "confermare tutte le iniziative di protesta in programma per il prossimo anno scolastico , tra cui l'astensione dei docenti dalle attività non obbligatorie, a partire dall'organizzazione delle gite e dei viaggi di istruzione".