Iscrizioni negate, per Gelmini è storia vecchia di Alessandro Giuliani La Tecnica della Scuola, 16.7.2010 Polemiche a seguito di una lettera di proteste scritta da una studentessa di Novi Ligure che accusava il Governo della sua esclusione, per estrazione, dal liceo classico prescelto. Il Ministro risponde e spiega che anche nei mitici Anni Ottanta e Novanta era così. Replica di Ghizzoni (Pd): senza vergogna. Prendono corpo anche al Nord le proteste degli studenti nei confronti degli istituti superiori che, quasi sempre per limitatezza di organici, sono costretti a respingere le iscrizioni di giovani ‘freschi’ di licenza media: dopo il caso dell'istituto ‘Piazza’ di Palermo, l’Ipsia dove a vedersi negata l’iscrizione sarebbero stati, in base a quanto denunciato dalla flc-Cgil, ben 400 ragazzi, stavolta a scatenare le polemiche è stata una delle lettere di protesta verso l’operato del Governo sul fronte dell’istruzione. Solo che a scriverla – su un quotidiano nazionale - stavolta è stata una 14enne, Alice, a seguito del sorteggio sfavorevole per approdare nel liceo classico di Novi Ligure da lei prescelto. La giovane aveva associato il diniego ai tagli. A risponderle, il giorno dopo, il 16 luglio, sullo stesso quotidiano, è stato direttamente il ministro Gelmini, il quale ha invitato Alice a non farsi"ingannare dalla propaganda messa in piedi ad arte contro il ministero: i cosiddetti 'tagli', come li chiami tu, - ha scritto il responsabile del Miur - non c'entrano nulla. Anche nei mitici Anni Ottanta e Novanta era così". Solo che in quel periodo, ha aggiunto Gelmini,"aumentava la spesa pubblica senza che migliorasse la qualità dell'insegnamento (…). Se il numero delle domande era superiore all'offerta formativa, si procedeva (come avviene oggi ndr) per estrazione e si assegnavano gli studenti in soprannumero alla scuola corrispondente più vicina". Gelmini si è quindi rivolta ad Alice dicendogli che "i tagli non c'entrano! Tuttavia spero che, nella composizione dell'organico di fatto, sia possibile iscriversi all'istituto che hai scelto. Mi attiverò personalmente per verificare se questo tuo desiderio possa essere realizzato. Così come spero, anzi ne sono sicura, che le riforme che abbiamo approvato per l'istruzione superiore – ha concluso il Ministro - cambieranno il volto della scuola italiana".
La replica della
Gelmini non è piaciuta al Partito democratico, che attraverso
Manuela Ghizzoni, capogruppo nella commissione Cultura della Camera,
ha definito il contenuto della risposta "senza vergogna"
specificando che i tagli cui ha fatto riferimento la ragazza esclusa
per sorteggio sono "inconfutabili" e confermati "nelle circolari
ministeriali che la Gelmini ora vorrebbe liquidare senza pudore come
propaganda delle opposizioni. Non fa onore ad un ministro della
Repubblica sottrarsi alla responsabilità elle proprie scelte
ragionieristiche che costringono le scuole italiane a rifiutare le
legittime domande di formazione e a sottrarsi pertanto al mandato
costituzionale". |