Di chi è la colpa se le scuole da Tuttoscuola, 16.7.2010 Ieri il quotidiano "La Stampa" ha pubblicato la lettera di una giovane, Alice, di Novi Ligure, che lamentava: "Per colpa dei tagli non possono iscrivermi al liceo classico che avevo scelto. Sono stata esclusa con un sorteggio". Oggi, lo stesso quotidiano pubblica la risposta scritta dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, che scrive a sua volta: "Capisco il tuo disappunto e la delusione per quanto ti è accaduto ma ti invito a non farti ingannare dalla propaganda messa in piedi ad arte contro il ministero: i cosiddetti 'tagli', come li chiami tu, non c'entrano nulla. Anche nei mitici Anni '80 e '90 era così". Il ministro Gelmini nella sua risposta ha spiegato che "anche allora, negli anni Ottanta e Novanta, quando aumentava la spesa pubblica senza che migliorasse la qualità dell'insegnamento, si agiva allo stesso modo. Se il numero delle domande era superiore all'offerta formativa, si procedeva per estrazione e si assegnavano gli studenti in soprannumero alla scuola corrispondente più vicina". "Anche oggi alcuni istituti che eccellono per la qualità della didattica ricevono molte richieste di iscrizioni e non è materialmente possibile soddisfarle tutte. Dunque Alice: i tagli non c'entrano! Tuttavia spero che, nella composizione dell'organico di fatto, sia possibile iscriversi all'istituto che hai scelto. Mi attiverò personalmente per verificare se questo tuo desiderio possa essere realizzato. Così come spero, anzi ne sono sicura, che le riforme che abbiamo approvato per l'istruzione superiore cambieranno il volto della scuola italiana. Più qualità della didattica, maggior legame col mondo del lavoro, più ore di scienze e lingua straniera, rilancio dell'istruzione tecnica". |