Decisione del Tar, da Tuttoscuola, 21.7.2010 Oggi è la giornata delle reazioni alla decisione del Tar avvenuta ieri, che ha respinto le richieste di sospensive delle circolari sugli organici e sulle iscrizioni, pur considerandole entrambe illegittime, accogliendo invece la richiesta di sospensiva dei decreti con i quali è stata disposta la riduzione dell'orario settimanale nelle classi intermedie non a riforma degli istituti tecnici e professionali. Da sinistra, si canta vittoria. Francesca Puglisi, Responsabile Scuola della Segreteria nazionale del Partito Democratico spiega che "La riforma della scuola, così come il resto della politica di centro destra si regge sulla illegittimità" e chiede al ministro Mariastella Gelmini di rimandare "di almeno un anno ogni atto, altrimenti una pioggia di ricorsi individuali sui trasferimenti del personale scolastico impedirà il sereno svolgimento delle lezioni il prossimo anno". La stessa richiesta di rinvio viene anche dalla senatrice Mariangela Bastico (Pd), ex viceministro all'Istruzione nell'ultimo governo Prodi, per la quale le decisioni del Tar pongono "grande incertezza sull'avvio dell'anno scolastico". "Il ministro Gelmini - continua la parlamentare democratica - ha voluto definire ed approvare il riordino della scuola superiore, da lei definito 'riforma epocale', evitando il confronto parlamentare e forzando i tempi necessari per gli approfondimenti e per le procedure di legge. Ha fondato la sua riforma su una montagna di illegittimità. Ne prenda atto. Prenda atto che il Tar ha bloccato uno dei punti cardine della riforma voluta da Gelmini e Tremonti: la riduzione delle ore negli istituti tecnici e professionali dalle attuali 40-36 alle 32 ore settimanali, norma che consente un drastico risparmio di risorse e di personale e riduce la qualità dell'offerta scolastica, a cominciare dal dimezzamento delle ore dei laboratori". Pur in mancanza della sospensiva da parte del Tar, la Bastico sostiene che è comunque chiaro il "quadro di illegittimità e confusione" e pertanto invita "il ministro e il governo a compiere un atto di responsabilità rinviando di un anno, con propria decisione, l'applicazione della riforma della scuola superiore: un atto di responsabilità in nome dei principi di legalità e per evitare il caos nel prossimo anno scolastico". Anche secondo Corrado Mauceri, coordinatore di Sinistra per la Costituzione, prevede che "l'anno scolastico inizierà in un clima di caos ed illegalità". Sul fronte sindacale, il segretario della Flc-Cgil Domenico Pantaleo sostiene che "la decisione del Tar del Lazio di non concedere la sospensiva delle circolari su organici e iscrizioni nella scuola anche se introdotta attraverso circolari illegittime, va interpretata come uno smascheramento della politica del ministero dell'Istruzione". "Il Tar del Lazio - continua Pantaleo - pur non avendo concesso la sospensiva, afferma con nettezza che le circolari sulle iscrizioni e sugli organici del personale docente e Ata sono tutte illegittime: la ministra Gelmini ha quindi fondato la sua riforma epocale su atti privi di efficacia e di rilievo giuridico". Ne consegue che il ministro Gelmini dovrà necessariamente "prendere atto del disastro da lei stessa prodotto e avere comportamenti conseguenti: occorre ripensare - sottolinea il segretario della Flc-Cgil - ad una vera e condivisa riforma della secondaria superiore sostenuta da investimenti e non pensata solo per attuare i tagli". |