Minoranze linguistiche, di A.P. La Tecnica della Scuola, 23.7.2010 Con la circolare n. 58 del 20 luglio 2010, il Miur ha trasmesso i piani di interventi e di finanziamenti per i progetti nazionali e locali nel campo dello studio delle lingue e delle tradizioni culturali appartenenti alle minoranze linguistiche. “Le lingue regionali e minoritarie sono un patrimonio culturale da salvaguardare e coltivare ed è quindi essenziale garantire che nei Paesi o nelle regioni in cui convivono due o più lingue ufficiali, queste siano utilizzate quali lingue d'insegnamento a tutti i livelli di istruzione”. Su questo, che è solo uno dei principi del Parlamento europeo per mezzo del quale l’Ue raccomanda agli Stati membri di includere lo studio precoce della lingua di minoranza nei programmi scolastici, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ha diramato la circolare n. 58 del 20 luglio 2010 con la quale stabilisce il piano di intervento finanziario. Nell’attuale Unione europea vi sono 27 Stati con 3 alfabeti e 23 lingue ufficiali e altre 60 lingue parlate in particolari regioni o da specifici gruppi. In questo contesto l’Italia conquista il primo posto per il numero di minoranze linguistiche presenti sul proprio territorio. Sono ben 12, infatti, le lingue di minoranza storica, insieme ad una moltitudine di dialetti ancora vivaci, che fanno dell’Italia, nel mondo occidentale, il Paese con la più elevata diversità linguistica. A seguito delle valutazioni effettuate dalla direzione generale degli ordinamenti scolastici del Miur per mezzo dell’Invalsi, il Ministero ha inteso incentivare ancora una volta quei progetti per la valorizzazione e conservazione delle lingue minoritarie. Uno di questi incentivi riguarda la “Cooperazione in rete”. I progetti sullo studio delle lingue, infatti, dovranno essere presentati da una scuola capofila, che sarà quella che riceverà i finanziamenti che gestirà per i progetti, entro il 10 ottobre 2010. Le proposte saranno prese in considerazione solo se corredate dal progetto in originale, redatto in lingua italiana e in lingua minoritaria; dalla scheda-formulario, allegata alla circolare n. 58, debitamente compilata in tutte le sue sezioni, da inviare all'indirizzo di posta elettronica segnalato sulla medesima scheda; della scheda sintetica (in formato excel) formata da tre sezioni: anagrafica, coordinate bancarie, progetto allegata sempre alla circolare; dall’accordo di rete formale con non meno di due Istituzioni Scolastiche e dalla delibera del Consiglio provinciale di cui all'art. 3 comma 1 della Legge n. 482/1999.
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