Scuola: sblocco parziale degli scatti Il Sole 24 Ore, 27.6.2010
ROMA. La soluzione, quasi certamente un emendamento, dovrà essere pronta entro martedì o mercoledì prossimo. Soddisfatti i sindacati, che, dopo giorni di proteste e manifestazioni, hanno apprezzato l'apertura del ministro, «che si è reso conto - ha commentato il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna - dell'esistenza di una doppia manovra sulla scuola, con effetti che si faranno sentire per i prossimi 37 anni». Il punto è che il blocco degli aumenti stipendiali fino al 2013 “costa” circa 900 milioni (con effetti anche su pensioni e buonuscita) e, soprattutto, secondo le stime della Flc-Cgil, interessa un docente su 4, e cioè, 255mila persone, che sarebbero dovute scattare di fascia nei prossimi 3 anni. La soluzione offerta dal ministro passa per uno “scongelamento” del 30% dei risparmi centrati da Viale Trastevere, a partire dal 2009, stimati, attualmente, in circa 400-500 milioni, ma che arriveranno, al 2012, a 2,3 miliardi. Una somma quindi sufficiente a coprire il disavanzo causato dal blocco degli scatti. Il meccanismo non sarebbe però automatico. Sarà la Ragioneria che, di anno, in anno, dovrà certificare l'effettiva entità di queste economie. E solo dopo averne garantito la disponibilità, pensare a dirottarle sugli stipendi degli insegnanti, che, a mano a mano, passeranno di fascia. Con i soldi rimanenti, poi, si potrà pensare a valorizzare il merito, d'intesa con i sindacati, e a pagare i debiti pregressi delle scuole e rifinanziare il capitolo “Lsu” (i bidelli, che ogni anno costano 300-400 milioni). Soddisfatto il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, che ha rivendicato «all'azione positiva del sindacato», il merito dell'apertura del ministro Tremonti verso la scuola. «Speriamo che il governo mantenga gli impegni e approvi questo emendamento», ha commentato l'ex ministro dell'Istruzione, ora deputato Pd, Giuseppe Fioroni. Per il senatore Pdl, e finiano doc, Giuseppe Valditara, resta però in piedi il problema del recupero degli scatti d'anzianità dei professori universitari, che sono legati al merito. Si tratta di recuperare 87 milioni di euro, per il 2011, e 270, a regime, dal 2013, che, ha spiegato, «potrebbero essere presi attraverso un aumento dell'accise sui tabacchi».
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