Il Miur perde pezzi importanti

Per l'istruzione vanno in pensione 4 direttori generali e un capo dipartimento. Preoccupazione del ministro

da Tuttoscuola, 3.6.2010

Sono sempre più insistenti le voci di pensionamenti in massa di alti funzionari pubblici, tra cui diversi direttori generali e dirigenti del Ministero dell'istruzione, preoccupati dei pesanti effetti negativi su stipendi e indennità di buonuscita determinati dalla manovra finanziaria.

Non può non essere preoccupata per questo imprevisto il ministro Gelmini che verrebbe a trovarsi con una struttura acefala proprio in una delle fasi più delicate della riforma delle superiori, quello dell'avvio delle nuove prime classi riformate.

E a settembre, con l'avvio del riordino dei licei, dei nuovi tecnici e professionali, parte proprio il momento più importante della "sua" riforma del sistema di istruzione. Sembra che la Gelmini abbia ottenuto che i suoi direttori generali pensionandi restino in servizio fino a novembre per accompagnare i primi (e più difficili) passi della riforma.

Nella sede centrale del Miur sono con le valigie pronte (e lettera di dimissioni già presentata) quattro dei dieci direttori generali e uno dei due capi dipartimento, oltre a diversi dirigenti.

In sede periferica la musica non cambia e hanno già presentato dimissioni alcuni direttori generali di USR e vari dirigenti degli uffici periferici.